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L'Unione dei Comuni approva il nuovo statuto

Ingresso di Pienza, gestioni associate per piccoli comuni, nuovo ruolo presidenza, queste le sostanziali modifiche allo statuto dell’ente

Tre le modifiche sostanziali allo statuto: appunto l’ingresso nell’ente del Comune di Pienza, reso possibile da una modifica della legge regionale che disciplina gli ambiti territoriali; la gestione all’interno dell’Unione di tutte le funzioni fondamentali per i comuni obbligati dalla legge ad associarle, come Cetona, San Casciano dei Bagni, Trequanda, Pienza e, in aggiunta, Sarteano; l’allungamento da 12 a 24 mesi del periodo di presidenza.

L’approvazione del nuovo statuto nella Giunta dell’Unione segue il lavoro svolto dalla Commissione Consiliare permanente Affari generali, allargata ad altre due commissioni (Assetto del Territorio e Controllo e garanzia) al fine di rendere il più possibile partecipato e trasparente un percorso così impegnativo e importante. Come accennato, spetterà ora ai consigli comunali dei singoli comuni approvare il nuovo statuto prima dell’approvazione conclusiva nel Consiglio dell’Unione.

Le modifiche statutarie prevedono, come detto, l’innalzamento della durata della presidenza da 12 a 24 mesi, sempre salvaguardando il principio della turnazione tra i sindaci.

Per venire incontro agli obblighi di legge, in questa prima fase l’Unione dei Comuni eserciterà tutte le funzioni fondamentali per i Comuni di Cetona, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Pienza e Trequanda, da perfezionarsi entro il 31 dicembre 2015. Per gli altri comuni continuerà la gestione associata di molte funzioni fin qui esercitate: dal catasto e statistica, alla protezione civile, dalla centrale unica di committenza per gli appalti alla forestazione, solo per citarne alcune.

In definitiva, uffici unici per dieci comuni in modo da generare risparmi e dare servizi migliori ai cittadini. Unità politica per attrarre risorse e guidare in modo unitario il territorio.

“In un momento di riassetto istituzionale degli enti locali ancora in evoluzione - dice il Presidente Landi - era essenziale poter mettere in sicurezza i comuni obbligati per legge ad associare le funzioni fondamentali. Siamo consapevoli che il percorso di riforme istituzionali è ancora in evoluzione e che il dibattito dedica grande attenzione anche al tema delle fusioni, oltre alle Unioni dei Comuni. La Valdichiana non ha mai avuto timore di praticare l’innovazione, e continuerà a farlo, garantendo in ogni caso unità politica per il benessere dei cittadini, delle associazioni e delle imprese del territorio”.