Cronaca

Spara al padre, tre aggravanti per l'omicida

Giacomo Ciriello, 18 anni, è accusato di omicidio volontario con l'aggravante del vincolo di parentela, dei futili motivi e della premeditazione

Giacomo Ciriello ha ucciso il padre Raffaele, 51 anni, nella notte tra domenica e lunedì sparandogli al volto con una doppietta da caccia.

La premeditazione sarebbe derivata dal ‘vuoto’ temporale intercorso tra la lite fra padre e figlio, avvenuta all'ora di cena, e il delitto consumato dopo la mezzanotte nel casolare del padre.

Per la giornata del 1 marzo è in programma l'udienza di convalida in carcere ad Arezzo davanti al gup Annamaria Loprete. Giacomo Ciriello è assistito dall'avvocato Stefano Del Corto che dovrà smontare le tesi d'accusa.

Intanto il corpo del padre Raffaele si trova all'obitorio dell'ospedale San Donato di Arezzo in attesa dell’autopsia che sarà effettuata dall'equipe di medicina legale dell'Università di Siena.

Incredulità e sgomento per l’accaduto insistono della tranquilla cittadina della Valdichiana, nessuno riesce a dare una spiegazione a quanto successo.