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Dopo 50 anni due opere tornano in San Francesco

Erano custodite dalla metà degli anni '70 ad Arezzo. Necessitano di restauro, così verrà attivato un percorso di raccolta fondi

Finalmente due importanti opere, in origine custodite nella bellissima San Francesco, sono tornate a Lucignano. Tenute in custodia da circa la metà degli anni ’70, nei depositi di Arezzo della Soprintendenza, grazie al prodigarsi del Sindaco Roberta Casini e dell’amministrazione lucignanese, sotto l’attenta supervisione della funzionaria Jane Donnini e delle restauratrici Nadia Innocentini e Alessandra Gorgoni, hanno fatto finalmente ritorno a "casa".

La prima opera è “Il battesimo di Cristo”, d’autore ignoto (320x210 cm) sec. XVII . Il dipinto che inaugura la lunga stagione della Riforma in San Francesco che ai primi del ‘900 si trovava nel primo altare della parete sinistra.

La seconda opera è “Stimmate di San Francesco”, d’autore ignoto (320x210 cm) sec. XVII . La cappella della Maddalena fu smantellata da Castellucci insieme all’altare maggiore, imponente opera di diretta commissione Granducale del 1665 su disegno di Giovanni Antonio Mazzuoli da Siena. Curiosamente tale sorte non toccò alla cappella di San Francesco , dall’altro lato, che mantenne il proprio allestimento seicentesco fino agli anni 70 dello scorso secolo, quando la pala , raffigurante le Stimmate di San Francesco venne rimossa e ricoverata nei depositi della Soprintendenza di Arezzo.

I dipinti necessitano di restauro. Sarà attivato un percorso di raccolta fondi su più canali per raggiungere l’obiettivo, come il crowdfunding e altri strumenti ministeriali a disposizione, come l’art bonus. Il restauro, una volta che ci saranno i presupposti per l’avvio, avverrà sotto gli occhi di tutti direttamente dentro la chiesa, così da poterne ammirare il ritorno al suo splendore.