Attualità

​In Valdichiana un Campus per agricoltori 4.0

La Tenuta di Cesa si proietta nella dimensione della "demofarm". Visita dell'assessore Saccardi che fa il punto sui progetti futuri

Un Campus per “piantare” sulla terra della Valdichiana nuove tecniche e procedure per rendere più efficiente e sicuro il lavoro nelle aziende agricole. Il quartier generale è la Tenuta di Cesa, una delle più importanti realtà di Ente Terre Regionali Toscane che da oltre quarant’anni si occupa di collaudo, sperimentazione e innovazione in agricoltura. L’avvio dell’attività è previsto già nel nuovo anno, con la realizzazione di un campo prova per la guida in sicurezza che si baserà sulla collaborazione, già attiva, tra Regione Toscana, Università di Firenze, Inail e Accademia dei Georgofili.

“Si tratta di un progetto di grande valore e ambizione, pienamente in linea con vocazione della Tenuta e di una opportunità per le imprese agricole” commenta la vicepresidente e assessore all’agroalimentare, Stefania Saccardi, che ha visitato la Tenuta insieme alla presidente della commissione consiliare infrastrutture, Lucia De Robertis, al consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli e al sindaco di Marciano della Chiana, Maria De Palma, sul cui territorio è compresa la Tenuta agricola.
La vista è stata anche l’occasione per conoscere le attuali attività e avviare una riflessione sui possibili sviluppi futuri con il potenziamento della funzione “demofarm” che possa rappresentare un supporto alla traduzione operativa, utile sia alle imprese che alle strutture pubbliche, per raggiungere gli obiettivi contenuti nel “Green deal europeo”.
Da parte della Regione c’è l’impegno a raggiungere, entro il 2030, la riduzione del 30 per cento dell’uso degli agrofarmaci e degli antibiotici e del 20 per cento dell’uso dei fertilizzanti, favorendo una transizione verso il metodo di produzione biologico sul 25 per cento del totale dei terreni (ma la Toscana è già al 32 per cento).
La Tenuta di Cesa ha una superficie di 74 ettari; adotta il metodo di produzione “integrato” che prevede l’adozione di tecniche compatibili con la conservazione dell’ambiente e la sicurezza alimentare riducendo l’uso di prodotti chimici di sintesi.