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Il settore del mobile aiuta l’Export

Nel 1° trimestre 2015 i distretti industriali toscani hanno fatto registrare un +2,1% delle esportazioni, dato però ancora inferiore a quello nazionale

A questo primo aumento ha contribuito anche il settore del mobile di Poggibonsi e Sinalunga che hanno fatto registrare un export del +20,7%

Gli altri rialzi più vistosi sono stati messi a segno da pelletteria e calzature di Arezzo (+34,8%), cartario di Capannori (+21,9%), vini del Chianti (+25,9%), farmaceutico toscano (+20,6%), mobili, ceramica di Sesto Fiorentino (+24,1%). La pelletteria e calzature di Firenze (+4,6%) rimane il distretto leader, male invece il mercato orafo Arezzo (-14,4%) e il distretto del tessile e abbigliamento di Prato (-0,7%).

Dati buoni ma non troppo, quindi, perché in Toscana il dato globale dell'export risulta ancora condizionato dalle esportazioni di gioielli del distretto di Arezzo verso gli Emirati Arabi Uniti che hanno fatto registrare un -29,2%: protagonista di una forte crescita fino al primo trimestre 2014, l'oreficeria aretina ha poi risentito del calo del prezzo dell'oro e del ripiegamento della domanda mondiale. Se si escludesse il flusso dell’oro, l'incremento dell'export sarebbe del 5%.

Facendo invece riferimento al mercato Usa, grazie al sostegno offerto dalla svalutazione dell'euro, l'export verso l'America ha registrato una crescita del 18,3%, portando a confermarli come primo mercato di sbocco dei distretti tradizionali toscani.

I dati sono stati comunicato dall'Ansa e rilasciati dal monitor del servizio studi di Intesa Sanpaolo per Banca Cr Firenze.