Attualità

Fuori la politica dal Bravìo

A dirlo è Gianfranco Maccarone (FdI) che giudica controproducenti le uscite a mezzo stampa delle vicende interne alle contrade del Bravìo

Maccarone cittadino poliziano e vicepresidente provinciale di FdI-An parla così degli ultimi avvenimenti legati al Bravìo delle Botti: "Ormai da molto tempo si protrae la polemica sollevata dal consigliere Giorgio Masina, seguito a ruota dalla Lega Nord su altre questioni poi cadute lettera morta, sulla manifestazione. Alla cittadinanza poliziana sono ben note le vicende legate alla contrada di Talosa che hanno infiammato il mondo contradaiolo negli scorsi mesi e la polemica non sembra volersi arrestare”.

"In una manifestazione come il Bravìo – continua Maccarone - che ogni anno porta un enorme afflusso turistico ed un ingente indotto economico alla nostra cittadina, è giusto controllare la regolarità dei bilanci e della gestione generale delle contrade, nulla da eccepire, ma a parer mio i toni si sono alzati più del dovuto.

Si passa dal racconto di vicende interne alle contrade poi prontamente smentite, a paventare infiltrazioni "fasciste" nelle contrade stesse (che peraltro non si sa quale scopo dovrebbero avere), ad attacchi personali per mezzo dei giornali, venendo così a creare un inspiegabile clima di tensione. Tutto questo non fa bene alla manifestazione né da un punto di vista organizzativo né per quanto riguarda la sua pubblicità – Maccarone conclude - è arrivato il momento di lasciare il Bravìo ai contradaioli che se ne occupano tutto l'anno a titolo gratuito per amore di quello che è uno dei simboli del nostro paese, che appartiene a tutti coloro che lo amano e lo seguono.

La politica si occupi di problemi reali e ben più gravi, lasci perdere la vita di contrada. Questa costante ed improduttiva ingerenza deve finire."