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'Passi avanti nella sicurezza idraulica'

Il presidente Rossi, con gli assessori Fratoni e Ceccarelli, ha effettuato un sopralluogo lungo il reticolo minore della Valdichiana e del Valdarno

La politica di sicurezza idrogeologica in Toscana è partita nel 2012 e i primi risultati importanti iniziano ad essere già evidenti. 

La visita del presidente Rossi e dell'assessora regionale all'ambiente Federica Fratoni e delle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli è partita dal nuovo argine del torrente Esse di Foiano, proseguendo poi lungo il canale Maestro della Chiana ad Arezzo, poi alla cassa di espansione di Castro, dove è stato illustrato il progetto della nuova cassa di espansione della Bicchieraia, per poi spostarsi e terminare a Figline, al cantiere della cassa di espansione di Pizziconi.

"Abbiamo visto gli interventi in Valdichiana - ha continuato Rossi -, partiranno a breve altre due casse di esondazione che ridurranno molto il rischio sulla città di Arezzo. Poi abbiamo proseguito a Figline dove abbiamo completato la realizzazione del primo lotto della cassa di Pizziconi che prevede di trattenere 3 milioni e mezzo di metri cubi di acqua dell'Arno".

"Continueranno gli interventi per la realizzazione delle casse successive, la seconda e la terza, per un totale di capacità di captazione di 25 milioni di metri cubi. Se il governo di darà 25 milioni di euro, saremo in grado di far partire i lavori già da quest'anno. Questi interventi dovranno finire entro il 2020" - ha detto Rossi.

"Anche in questo caso la prevenzione è la soluzione migliore e la Regione è impegnata su questo fronte - ha detto l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli - In un momento come questo, molto difficile per quanto riguarda le risorse, la Regione sta comunque investendo in infrastrutture e in difesa del suolo in maniera molto importante come abbiamo avuto modo di vedere oggi su questo territorio". 

"Samo in una fase di riorganizzazione profonda - ha detto poi l'assessore regionale Federica Fratoni - dopo aver recuperato dalle Province la funzione di difesa del suolo, abbiamo approntato un sistema organico attraverso l'opera dei Consorzi di bonifica, abbiamo elaborato un documento unico di programmazione degli interventi su scala regionale. Insomma, un'unica regia che consente di avere un quadro conoscitivo attento e puntuale. E poi un dispiegamento di forze importante con l'attività dei Geni civili".