Attualità

Operai tessili della Valdichina in sciopero

Oltre 500 lavoratori tessili, tra i quali molti della Valdichiana, hanno partecipato al presidio che si è svolto a Prato per il rinnovo del contratto

Gli operai hanno manifestato davanti alla sede di Confindustria Toscana Nord nell'ambito dello sciopero regionale di 8 ore del comparto indetto da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e UilTec per il rinnovo del contratto nazionale.

“Vogliamo un contratto dignitoso – dice Marisa Grilli Segretaria Generale Filctem Arezzo – Ce ne propongono uno senza aumenti per i prossimi tre anni, con la riduzione delle indennità di malattia e delle ore di ferie, con gli straordinari obbligatori”.

“E’ importante far notare – continua Marisa Grilli – che per questo settore, nonostante la crisi che ha pesantemente colpito negli ultimi anni, le parti avevano sempre trovato un accordo unitario ed erano oltre 20 anni che non veniva proclamato lo sciopero per il rinnovo del contratto nazionale”.

Soddisfazione degli organizzatori che commentano positivamente la riuscita della mobilitazione per la richiesta di un contratto e un salario dignitoso. I motivi della manifestazione, come spiega il sindacato, sono da ricercare nelle proposte dei rappresentanti che non riconoscere l'aumento di salario per i prossimi 3 anni. L’aumento verrà pagato solo dopo la verifica dell’inflazione effettiva degli anni 2018 e 2019; ridurre le ore di ferie e l’indennità di malattia; rendere obbligatorio il lavoro straordinario; impedire il miglioramento del sistema di inquadramento e comprimere il ruolo negoziale dei rappresentanti sindacali in azienda.

"Il nostro auspicio - aggiunge il segretario UilTec - è che, al più presto, si torni al tavolo per trattare. Ma è chiaro che non siamo disponibili a sottoscrivere qualunque accordo, l'interesse dei lavoratori del comparto deve essere salvaguardato e tutelato. Se così non sarà è naturale che ci saranno altre iniziative che, come sindacato, prenderemo".