Politica

FI, gli iscritti auspicano una visione chiara

Il coordinamento provinciale Forza Italia ha deciso di rimettere il mandato nelle mani del Presidente Berlusconi, dando le dimissioni dall’organismo

La visione oggi è offuscata da molti avvenimenti e posizioni assunte, che disorientano i dirigenti e gli iscritti. I firmatari rivendicano, con forza e con chiarezza, il fatto di essere stati e di essere alternativi alla sinistra; scelta radicale e certamente non legata ad opportunismi nella provincia più di sinistra d’Italia; provincia in cui l’economia e la politica hanno avuto per decenni uno stretto collegamento.

I firmatari inoltre sottolineano il disappunto rispetto a posizioni politiche nazionali, spesso non condivisibili, assunte dal partito su basilari temi di natura etica e culturale, senza che tali posizioni siano scaturite da un dibattito interno.

“Preme poi – spiegano - dare rilievo al mancato rinnovo di iscrizione al partito di molti “forzisti storici” , motivato dalla manifesta indifferenza della dirigenza centrale a tematiche locali senesi, ma di grande interesse nazionale. Pur avendo trovato nella persona del Coordinatore Regionale un supporto che ha garantito una locale libertà di azione, senza interferenze sulle scelte politiche legate alle candidature amministrative, con la sola esclusione della candidatura dell’amico Alessandro Nannini, decisa direttamente dal Presidente Berlusconi, i firmatari ritengono che il sostegno del Partito all’azione locale , sia stato difettoso”.

I firmatari osservano anche ulteriori recenti manifestazioni pubbliche nazionali di dissenso rispetto alla linea del partito, operate da parlamentari che intendevano sostenere la validità del patto del Nazareno hanno prodotto aggiuntiva disaffezione e confermato la volontà di disimpegno. Nel partito stanno prevalendo logiche correntizie, che impediscono di cogliere appieno la rinnovata spinta che il Presidente Berlusconi cerca di imprimere. Tutt’ora non è chiara né definitiva la linea politica del partito.

“La stima nei confronti del Presidente Berlusconi – concludono - riuscito nell’impresa di compattare i moderati italiani e a portare a compimento molte riforme, pur in un clima ostile nei suoi confronti, nel contesto suddetto, non può da sola far prevalere l’opportunità di tacere e quindi non prendere posizione. I firmatari reclamano autonomia e chiarezza”.