La prima volta che si sono viste le majorettes era il 1979 grazie all’impegno di Antonio Marchi. Nel corso degli anni il gruppo è cambiato e perfezionato la propria tecnica grazie all’insegnante polacca Szatanik. Il corpo di ballo delle majorettes torna a danzare per le vie di Chiusi in modo completamente nuovo a partire dal 2006 grazie Paola Paolini e Orietta Bacci. Attualmente le allieve sono 14 e nel corso degli ultimi anni, grazie al coordinamento anche di Sara Foscoli, sono state sempre al seguito dei musicisti della Filarmonica Città di Chiusi colorando ogni manifestazione di originalità e allegria.
La città di Chiusi, quindi, continua a puntare anche sulla sua capacità artistica di fare musica. Proprio in questa direzione si colloca, infatti, l’idea lanciata dal sindaco Scaramelli di realizzare a breve una “Casa della Musica” in grado di accogliere la Filarmonica Città di Chiusi, il gruppo delle majorettes, la Corale Arcadelt, l’associazione Gec, e in generale tutti coloro che abbiano la volontà di sviluppare gruppi o progetti legati al mondo del pentagramma.
“La Filarmonica e il gruppo delle majorettes rappresentano realtà importanti alle quali la nostra città è molto affezionata – dice il sindaco Scaramelli - Non a caso proprio la Filarmonica e le majorettes hanno recentemente rappresentato, insieme a produttori locali e rappresentanti istituzionali, la nostra città anche in Germania al Festival delle Nazioni guadagnando le prime pagine dei giornali. In generale la musica della Filarmonica e le coreografie delle majorettes scandiscono i momenti più importanti del calendario del nostro Comune e anche per questo siamo certi che il festival che si è appena concluso sia stato un banco di prova impegnativo e pienamente riuscito da ripetere anche negli anni futuri.”