Attualità

Da Pienza per salvare la bellezza del mondo

Geologo e consulente Unesco, Claudio Margottini, dalla Valdorcia lancia la carta per difendere il patrimonio culturale del pianeta dai rischi naturali

Il progetto prevede la creazione di un gruppo di lavoro in difesa del patrimonio culturale del pianeta.

Claudio Margottini, oltre ad avere recentemente assunto l'incarico di addetto scientifico presso l'ambasciata italiana in Egitto, è anche uno dei maggiori animatori di questo progetto, insieme a lui sta lavorando il vice sindaco di Pienza, Giampietro Colombini.

Il luogo dove farà base questo gruppo, che andrà ad aggiungersi alla rete di siti Unesco, sarà Palazzo Piccolomini, l'antica residenza di papa Pio II, e museo sulla storia di Pienza. Una parte del palazzo continuerà a essere dedicata alle mostre, mentre l’altra parte della struttura ospiterà attività didattiche, convegni, incontri e scambi culturali.

Tutto questo sarà coordinato da una nuova cattedra all'Università di Firenze sulla gestione dei rischi naturali per i beni culturali, sotto l’indirizzo dell’Unesco. Pienza è una cittadina ricca di storia e dunque un posto ideale per dare i natali ad un progetto strategico e che tende a stringere relazioni sempre più stretta per l'assistenza di luoghi tanto belli quanto fragili.

Il primo nucleo che ha già visto la luce comprende luoghi molto lontani tra loro come Matera e Palmira, oppure Pompei e Petra, Bamiyan, Sulaimaniya, mentre il gruppo di Pienza invece dovrebbe svolgere un lavoro di pressione internazionale. Come spiega il geologo Margottini in una intervista su La Stampa, il ruolo dell'alleanza dei siti Unesco è quello di far recepire nelle legislazioni dei singoli Paesi una serie di norme per la maggior protezione dei tesori culturali. A tal proposito, lo scorso 9 dicembre 2016, a Pienza si è concluso il primo ciclo di conferenze Unesco, una prima tappa per la formulazione di una Carta dei Diritti dei Beni Culturali.