Cultura

Cortonantiquaria, la mostra più antica d'Italia

La mostra, aperta fino al 6 Settembre, dall’esposizione di Palazzo Vagnotti al design in Palazzo Casali si conferma per la qualità e l'articolazione

Un’edizione importante questa che si configura per l’alta selezione degli antiquari presenti e provenienti da tutta Italia e per la ricerca accurata con cui si è giunti a definire le Mostre e gli eventi collaterali.

Cortonantiquaria rimane un appuntamento prestigioso e ‘sicuro’ per un mercato che come quello dell’antiquariato richiede sempre di più qualità e selezione nelle diverse nicchie che lo compongono: gli espositori presenti comporranno un percorso antiquariale ricco e molto variegato per cui si può affermare che la rassegna consolida il posizionamento e mostra evidenti segnalidi continuo rinnovamento con nuovi ingressi di espositori.

Si parte dalla mostra/mercato che si sviluppa nelle sale di Palazzo Vagnotti che accoglierà i circa 40 espositori provenienti da tutta Italia. La magia quest’anno tocca terreni proibiti grazie ad un’esposizione pittorica volta a raccontare le diverse rappresentazioni dell’Eros nell’arte attraverso i secoli, un viaggio emozionante, romantico ma anche irruento e passionale che parte dagli antichi miti greci di Eros come messaggero di Zeus per arrivare fino ai grandi maestri del ‘900: un viaggio nell’erotismo d’autore con oltre cinquanta opere fra oli, acqueforti, incisioni e litografie; dal geniale Pablo Picasso, ai racconti carnali di Renato Guttuso, fino ad arrivare alle forme sinuose e ammalianti di Salvatore Fiume.

“Per Cortona - dichiara il Sindaco Francesca Basanieri - la Cortonantiquaria è un appuntamento irrinunciabile e rappresenta uno dei fulcri di tutta la stagione estiva. Dopo 53 edizione è ancora in grado di stupire e trascinare lo sviluppo ed il turismo di tutto il territorio”.

“Credo che il segreto della mostra - dichiara Susanna Milani direttrice della mostra - sia quello di non fermarsi mai di essere proattiva ed in grado di far dialogare l’arte antica e quella moderna. Tutto ciò senza rinunciare alla qualità ed alla tradizioni che l’hanno resa grande.”