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Trattamento antibrina per salvare la frutticoltura

Temperature in picchiata in questi primi giorni di primavera, intervento urgente del Consorzio di bonifica per garantire il raccolto in Valdichiana

E' tornato il freddo e ha rischiato di mettere ko i frutteti della Valdichiana. E' servito il rapido intervento del Consorzio 2 Alto Valdarno, che si è impegnato a fondo per assicurare a tempo di record la fornitura dell’acqua necessaria, ha permesso di salvare le produzioni di frutta del più grande comprensorio produttivo della toscana.

“L’acqua serve – ha detto il direttore generale del Cb2 Francesco Lisi - per effettuare il trattamento antibrina, che, in una fase fenologica delicatissima per gli alberi da frutto, quale è la fioritura, è essenziale per non compromettere l’intera produzione della stagione".

Le fotografie che vedete in questo articolo rendono bene lo stato della situazione: “Le irrigazioni antibrina hanno permesso di creare una cortina protettiva che ha mantenuto la temperatura degli organi fiorali sopra lo zero, permettendo di annullare l’effetto della ghiacciata” ha concluso Lisi.

“Il Consorzio non si può e non si deve fermare – ha detto la presidente Serena Stefani -. Il suo impegno quotidiano anche per la fornitura dell’acqua all’agricoltura continua nonostante il grave momento che stiamo vivendo. I lavoratori dell’ente, nel rispetto delle precauzioni fissate dalle disposizioni governative e con ogni strumento disponibile, rimangono quindi in piena attività per garantire la continuità delle filiere agroalimentari e per assicurare la difesa del territorio”.

“La fornitura di acqua ai frutticoltori per i trattamenti antibrina in questi giorni di ritorno di freddo consentono di salvare il reddito alle imprese del nostro comprensorio: centinaia di migliaia di euro che rischiavano di essere “bruciati” dal gelo. In alcuni casi ha garantito la stessa continuità aziendale, in una vallata che, nella produzione frutticola, ha il suo fiore all’occhiello” ha concluso Stefani.