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“Ecco il futuro dell’ospedale della Fratta”

In occasione della tappa cortonese di ‘Tessere i territori’, la Asl ha rassicurato la cittadinanza sul futuro del nosocomio cortonese

“L’ospedale di Cortona è in rete con quello di Nottola ma questo non significa che funzioni a metà. Anzi, vuol dire che possono entrambi specializzarsi, con i professionisti che si muovono senza problemi nell’uno o nell’altro plesso. L’obiettivo è fare della Fratta un polo per la chirurgia programmata mentre Nottola diventerà un centro per la chirurgia d’urgenza” - ha detto la responsabile di Zona Anna Beltrano durante la campagna di ascolto della Asl Toscana sud est che fa tappa in tutti i distretti.

L’obiettivo di questi incontri è analizzare i bisogni del territorio e formulare risposte e soluzioni attraverso un confronto tra i vari soggetti: Asl, Comuni, cooperative e associazioni.

“E’ il momento di sottoscrivere un patto tra cittadini, Asl e sindaci per garantire servizi all’altezza. In questa giornata ribadiamo la centralità dell’ospedale della Fratta, nonostante le voci di depotenziamento che continuano incredibilmente a circolare” - ha commentato il direttore generale Enrico Desideri.

Nell’incontro è poi intervenuta la conferenza dei sindaci, che ha messo sul tavolo questioni importanti: per Castiglion Fiorentino, è in previsione l’apertura di un punto ristoro alla Casa della salute mentre sarà necessario intervenire sul parcheggio. E’ una questione annosa perché contiene un numero insufficiente di posti auto e questo crea non pochi disagi. Inoltre, sarà firmata una convenzione tra Asl e Comune per la gestione dell’area di sosta. Per quanto riguarda Marciano, c’è il progetto di aprire una sede satellite della casa della salute di Foiano, in un edificio che il Comune avrebbe già individuato. Per Lucignano, la sede satellite esiste già, nell’ex ospedale, ma sarà trasferita in locali più idonei. L’ex ospedale sarà quindi messo in vendita. Infine, per l’ospedale della Fratta è in previsione l’apertura di alcuni posti dedicati alle cure intermedie (MoDiCa), per garantire un passaggio integrato tra ospedale e territorio. Anna Beltrano ha quindi comunicato ai sindaci che la Regione ha deciso di incrementare le quote sanitarie della Zona Valdichiana e quindi sono in corso i lavori per la revisione del regolamento di accesso alle Rsa.

Infine da alcune relazioni che hanno permesso di fare un’analisi demografica, socio-economica e sanitaria della vallata, è emerso che la popolazione è più giovane e più occupata ma il reddito imponibile medio è più basso; c’è un’alta prevalenza di scompenso cardiaco e di demenza senile; è cresciuta la mortalità per cardiopatia ischemica e per malattie cerebrovascolari; è in diminuzione la mortalità per tumori mentre quella per incidenti stradali è in aumento, superiore anche alla media regionale e a quella di Area vasta. La speranza di vita è di 84 anni per le donne e 80 per gli uomini.