Attualità

Cure palliative, nuovo ambulatorio alla Fratta

Aperto da oltre un mese è destinato ai pazienti non autosufficienti in fase avanzata di malattia. A breve un nuovo servizio integrato di oncologia

Anna Beltrano, direttrice Zona Valdichiana aretina Asl Tse

Nuovi servizi all'ospedale della Fratta. Dal 15 settembre è attivo l'ambulatorio di cure palliative che supporta quei pazienti non autosufficienti ed in fase avanzata della malattia residenti nel Distretto Valdichiana.
Nella struttura vengono seguiti i pazienti anche nel loro rapporto con le famiglie e sarà quindi di supporto ai parenti. L'accesso è tramite richiesta e compilazione di impegnativa da parte del medico di medicina generale. 

Tra poco si aggiungerà un nuovo servizio: l'ambulatorio integrato di oncologia e medicina palliativa presso il day hospital oncologico dello stesso ospedale. 

Al lavoro un team multi professionale, composta da palliativisti, oncologi, infermieri, assistenti sociali che accoglieranno i pazienti oncologici in fase precoce di malattia, sintomatici o paucisintomatici per complicanze nei trattamenti antineoplastici o per progressione della patologia per valutazione o interventi terapeutici da parte della medicina palliativa, secondo un approccio multidimensionale e multidisciplinare. Per ciascun paziente in fase avanzata di malattia e alla sua famiglia, verrà elaborato un progetto personalizzato di presa in carico, con l’attivazione dei percorsi di cura e assistenza territoriali

“Migliorare la qualità di vita e garantire maggior aderenza alle terapie specifiche: sono questi gli obiettivi da perseguire - afferma Anna Beltrano, direttrice della Zona Valdichiana aretina. Garantiamo quindi a questo territorio assistenza qualificata con prestazioni e servizi propri della rete della cure palliative in modo omogeneo e integrato con il percorso oncologico intrapreso. L'implementazione delle cure simultanee, che avverrà anche in stretta collaborazione con i medici specialisti della struttura ospedaliera e i medici di famiglia, ottimizzerà il percorso terapeutico in corso e garantirà al paziente l'ulteriore miglioramento della presa in carico".