Politica

Centro storico, "bocciata nostra mozione. Perchè?"

Il gruppo consiliare Pd attacca il sindaco per il "no" ricevuto durante l'ultima seduta del parlamentino. E alzano l'attenzione sulla vendita dell'ostello

"Ancora una volta è stata persa un’occasione importante di condivisione di temi decisivi per il nostro territorio, mentre ha prevalso l’arroganza e l’autoreferenzialità del sindaco e della sua maggioranza".

E' quanto sottolineato dal gruppo consiliare del Pd al Comune di Cortona dopo che "nell’ultimo consiglio comunale è stata bocciata la nostra mozione sulle misure urgenti per il Centro Storico. Come al solito, l’amministrazione comunale è in prima linea al momento degli annunci e dei proclami, ma si tira indietro quando dalle parole bisogna passare ai fatti".

La mozione proponeva "diverse misure concrete per poter far rivivere il nostro Centro Storico, che per altro era uno degli obiettivi del programma elettorale del sindaco. Facciamo notare - continuano i consiglieri - che nella mozione ammettevamo anche errori del passato, come quello della provincia di Arezzo che qualche anno fa aveva messo in vendita il bene pubblico, procedura che poi non ha portato a nulla. Anche in questo caso il sindaco si è limitato a girare la testa verso il passato, vestendo i vecchi panni dell’oppositore, in cui evidentemente si trova maggiormente a proprio agio, vista la sua inadeguatezza al ruolo istituzionale per cui è stato eletto. La cosa amareggia, perché Cortona e i cortonesi non meritano certamente questo".

Secondo il Pd, "Meoni in sostanza giustifica l’immobilismo della sua giunta dando la colpa a quanto è avvenuto in passato. Il voto in consiglio ha confermato questa impostazione, in quanto sono state bocciate le proposte di buon senso avanzate dalla minoranza solo per mero gioco politico, senza comprendere la gravità di una situazione come quella attuale, che dovrebbe suggerire a tutti la ricerca di una collaborazione indipendentemente dagli orientamenti politici. Si mette in vendita l’Ostello della Gioventù senza una prospettiva chiara di dove destinare le risorse e soprattutto senza comprendere la portata di questo immobile per il Centro Storico e per il suo rilancio. Eppure i nodi vengono al pettine: il tanto sbandierato parcheggio di porta Colonia, per stessa ammissione del sindaco, si sta palesando sempre di più come un’utopia irrealizzabile, buona solo per la campagna elettorale, e il Circolo Operaio può attendere e non risulta tra le priorità di questa Amministrazione".

Il gruppo consiliare riporta i punti su cui "il sindaco ha imposto il suo "no" alla Giunta e alla maggioranza in Consiglio, compreso il consigliere delegato al Centro Storico che nei fatti risulta completamente esautorato dai diktat del sindaco. La nostra mozione impegnava il sindaco, la giunta e il consigliere delegato al Centro Storico:
• a chiedere ufficialmente alla Provincia di Arezzo di NON procedere alla vendita dell’ex Ospedale di Cortona e di affiancarla, insieme ai vari stakeholder del territorio, nella ricerca di finanziamenti per progettualità d’interesse pubblico per tale fondamentale immobile;
• a togliere l’Ostello della Gioventù dal piano delle alienazioni e programmare invece un suo recupero e una sua seria valorizzazione, intercettando anche fondi a livello europeo;
• a intervenire insieme agli altri proprietari entro il 2021 sul Circolo Operaio “Luca Signorelli” per ripristinarne la funzionalità e agibilità e restituirlo così alla collettività cortonese e non solo;
• a riservare i parcheggi disponibili all’interno delle mura del Centro Storico ai residenti, così da agevolare quanti vi vivono e quanti potrebbero scegliere Cortona come abitazione principale;
• a progettare e intercettare fondi europei per il rilancio abitativo, economico e sociale del Centro Storico di Cortona;
• a destinare risorse del Bilancio comunale 2021 verso incentivi economici, sgravi tributari per chi affitta a lungo termine e a fare accordi con gli istituti bancari per mutui sull’acquisto di prime case nel Centro Storico, che potrebbero favorirne in molti casi il ripopolamento".