La decisione è stata presa dopo aver preso atto delle memorie presentate e dei chiarimenti ricevuti dagli ex amministratori in merito alle quattro delibere ritenute irregolari perché avrebbero indebitato in modo anomalo il Comune.
Così la questione è stata archiviata e gli atti sono stati ritenuti regolari in quanto anticipazioni di cassa e di un mutuo. La vicenda era esplosa in seguito ai controlli ministeriali che sono successivamente sfociati nel dissesto del Comune.
I reati ipotizzati erano falso ideologico relativamente al bilancio 2009 e truffa. Quest’ultimo capo d’accusa farebbe riferimento a cinque mutui contratti dal comune per finanziare cantieri e opere pubbliche. Per il reato legato al bilancio 2009 sono indagati Brandi, Cesarini e il ragioniere Giuseppe Bennati, ex responsabile dell’ufficio contabile.