Cronaca

Giovane tenta il suicidio in un’area di servizio

Sabato notte una ragazza di 23 anni, nata in provincia di Livorno, si è fermata nell’area di sosta di Civitella con l’idea di farla finita

Una pattuglia della stradale di Battifolle entra nell’area di sosta in cui la ragazza si era fermata. Intorno alle 23 di sabato notte, una ragazza di 23 anni, con una Toyota nera si immette a Orvieto in A1 e si dirige a nord, diretta verso Firenze, ma in realtà aveva l’idea di farla finita forse per una delusione d’amore.

Mentre stava percorrendo l’autostrada, la ragazza ha adocchiato l’area di sosta a Civitella della Chiana, poco illuminata. In quel momento non ci sono altre persone. L’ideale per tagliarsi le vene, prima però decide di lasciare un biglietto. E’ delusa, si sente incompresa e quindi rompe una bottiglia e si recide i polsi.

Due poliziotti che si trovavano nell’area di servizio per una specifica strategia: quella zona, proprio a causa dell’oscurità, è l’ideale per i delinquenti, che lì si scambiano la merce trafugata dai TIR, notano la Toyota con i fari spenti, parcheggiata e con solo una persona a bordo. Si avvicinano e scorgono la ragazza immobile, come se stesse dormendo. Nessuna reazione, neppure alle botte sui finestrini date dai soccorritori. Mentre uno dei poliziotti entra nell’auto dal vano bagagli, l’altro chiama i soccorsi. Un’ambulanza conduce in ospedale la ragazza, che ora è fuori pericolo.

I suoi genitori, la stessa sera, ne avevano denunciato la scomparsa. I genitori hanno potuto riabbracciare la figlia grazie agli angeli custodi che quella sera avevano la divisa da poliziotti della stradale.

In Toscana, dall’inizio dell’anno, la Polstrada ha portato a termine ben 9.557 interventi per soccorrere non solo persone in difficoltà, ma anche animali in pericolo.