I due trafficanti di droga, zio e nipote originari dell’Albania, non nuovi al traffico di droga, sono stati bloccati dagli agenti, su input della direzione centrale delle Specialità della Polizia di Stato, stavano attuando il dispositivo di controllo a reticolo che, in Toscana, dall’inizio dell’anno ha permesso di neutralizzare 78 persone.
Dopo avere nascosto nel bagagliaio una valigia con 15 involucri di cellophane, lo zio si è messo alla guida dell’auto perché sapeva come agire in autostrada. Infatti, l’uomo lavora per una ditta che soccorre i veicoli in panne ed era convinto che, incrociando la stradale, gli agenti non lo avrebbero fermato.
Affiancato da una pattuglia, l’uomo ha sorriso e salutato i poliziotti, ma per farsi riconoscere si è sbracciato troppo. Gli investigatori non ci sono cascati e hanno fermato l’auto, al cui interno si sentiva un forte odore di marijuana che, immessa sul mercato, avrebbe fruttato ai due stranieri oltre 160.000 euro. I trafficanti sono stati ristretti nel carcere di Arezzo e i poliziotti, oltre alla droga, hanno sequestrato anche l’auto.