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Trapianti alle Scotte: “Eccellente prova”

Il presidente commissione sanità rilancia la sfida regionale: “Estendiamo il modello Siena sulla raccolta di volontà a tutti i Comuni toscani”

Il presidente della commissione sanità del consiglio regionale Stefano Scaramelli commenta i quattro trapianti avvenuti in poche ore alle Scotte, grazie ad una donazione multi organo da parte di una donna toscana deceduta, che ha permesso di salvare la vita a quattro persone.

“Risultati di questo genere – spiega Scaramelli - si ottengono quando alla bravura dei medici, si associa il funzionamento delle strutture, delle equipe infermieristiche. E ancora una volta, Siena conferma la capacità di lavorare in sinergia su un tema, come quello dei trapianti, che ci sta molto a cuore e che rappresenta una sfida per la Toscana.”

Scaramelli ha poi ricordato che sui trapianti esiste proprio il ‘modello Siena’, basato sulla realizzazione di un protocollo d’intesa che ha coinvolto la Ausl 7, Aido e tutti i 36 comuni Comuni senesi, dei quali il capofila è stato il Comune di Chiusi. Grazie al protocollo, le amministrazioni attivano un servizio di raccolta di dichiarazione di volontà: ai cittadini basterà recarsi nel proprio municipio, compilare il modulo, e la scelta, che ovviamente può essere anche negativa, verrà inserita nel Sistema Informativo trapianti e , se richiesto, anche stampata sul retro della carta d’identità.

“Grazie a questo protocollo - conclude Scaramelli - abbiamo trovato il modo di dimostrare che è possibile trovare un modo per far convergere le amministrazioni, fornendo strumenti e supporto per superare le difficoltà burocratiche e tecniche e per la formazione degli operatori. Per la prima volta in toscana, invece che adesioni di singoli comuni in ordine sparso, abbiamo raggiunto l’attivazione del servizio in tutti i comuni di una provincia. La nuova sfida è quella di esportare in tutta la Toscana, con l’obiettivo di vedere l’adesione di tutti i comuni entro un anno”