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Trenta giorni per recuperare la frana sulla sp 50

Sono partiti i lavori sulla Sp 50 nella frazione di Macciano per recuperare un evento franoso in prossimità del bivio con la strada per Montallese

“I lavori partiti sono molto importanti perché finalmente saneranno una delle ferite del nostro territorio. I cittadini attendevano da tempo questo intervento perché con la frana si era creato un vero problema di sicurezza stradale. Inoltre la strada in questione è un’arteria fondamentale che collega verso l’ospedale di Nottola anche molti Comuni della montagna. Per tutto questo apprezziamo il lavoro degli uffici e del presidente della Provincia Nepi per aver ascoltato le nostre sollecitazioni e aver fatto partire questi lavori”.

Commenta così il sindaco di Chiusi Juri Bettollini l’inizio dei lavori. La frana provocata da agenti atmosferici aveva costretto a chiudere metà della carreggiata e a instaurare una precedenza alternata senza necessità di impianto semaforico. I lavori, che hanno una stima di costo di circa 30 mila euro e che sono eseguiti dall’azienda di Chiusi Euroscavi, dovrebbero avere una durata di circa trenta giorni, tempo sufficiente sia a riportare la frana a livello della strada sia alla riasfaltatura del tratto in questione.

La provinciale è in sicurezza anche grazie all’impianto semaforico che l’amministrazione ha installato ma è il nostro territorio non può più sopportare una ferita così grande ancora a lungo.

“La provincia comprenda la necessità di intervenire con estrema sollecitudine sulla frana della 146. Personalmente non accetterò più ritardi: ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini oggi che le risorse sono state reperite e che devono essere solamente sbloccate con l’approvazione del prossimo bilancio provinciale. E’ necessario, quindi, accelerare le procedure e che il bilancio dell’ente provincia sia approvato più rapidamente possibile così da avviare le procedure di gara e far partire i lavori sulla 146 già nel mese di settembre/ottobre e dare corso anche a molti altri interventi nel territorio delle Terre di Siena”. – conclude Bettollini.