Le strade illuminate dalle fiaccole hanno accompagnato, come accade nella tradizione più classica della natività, il cammino di Giuseppe e Maria verso la grotta santa dove il bambin Gesù è nato accolto dal coro degli angeli e dai doni dei Re Magi arrivati a cavallo.
Il presepe, organizzato per il quinto anno consecutivo da gran parte degli abitanti del piccolo fatto la agglomerato urbano con la collaborazione anche delle associazioni Auser del Comune, ha catapultato, quindi, i visitatori nella campagna chiusina di inizio 900 e la riproduzione degli antichi mestieri, organizzati in veri e propri “quadri” viventi e operosi con ad esempio il boscaiolo intento a tagliare la legna, il fornaio occupato a sfornare una buona polenta offerta poi ai viandanti (visitatori) del presepe oppure il pescatore adoperato a cucinare il classico brustico chiusino, rappresentano di vera peculiarità della rappresentazione organizzata a Montevenere
Come sempre splendida cornice l’hanno fatta le riproduzioni fedeli e reali dei mestieri di una volta e quindi per una sera nella frazione di Montevenere si sono visti pescatori, lavandaie, musici, tessitori, taglialegna, fornai, arrotini e impagliatori tutti rigorosamente al lavoro.
Il primo cittadino di Chiusi Juri Bettollini ringrazia tutti i volontari che da oltre un mese e anche in questi giorni di festa si sono impegnati per regalare a tutti un pomeriggio ricco di significato e di tradizione.