Attualità

Banca Valdichiana Credito Cooperativo è operativa

La nuova banca ha lo scopo di salvaguardare e rafforzare la presenza nei territori di competenza, valorizzando le radici ed i legami

Banca Valdichiana - Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano è realtà ed è ormai ufficialmente operativa. Dopo l’approvazione, avvenuta nel maggio scorso, del progetto di fusione per unione tra Banca Valdichiana Credito Cooperativo Tosco-Umbro e BCC di Montepulciano da parte dei Soci, il lavoro è proseguito incessante e venerdì 1 luglio, dopo il deposito presso il Registro Imprese di Siena dell’atto notarile di fusione, si è svolta la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione congiunto che ha provveduto ad attribuire gli incarichi nell’ambito della nuova Banca.

Il primo atto formale della nuova realtà sarà l'inaugurazione, sabato 9 luglio di una nuova filiale a Pieve al Toppo, Civitella della Chiana a completamento della copertura del territorio della Valdichiana.

Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano può contare su 183 dipendenti, oltre 8970 soci e 33.420 clienti, 27 le filiali dislocate in due regioni, Toscana e Umbria, tre province, Siena Arezzo e Perugia, e 17 Comuni.

Il nuovo CdA di Banca Valdichiana Credito Cooperativo Chiusi e Montepulciano risulta composto in totale da dodici membri di cui sette del Consiglio di Banca Valdichiana Credito Cooperativo Tosco-Umbro – Cinzia Alimento, Paolo Bittarelli, Carlo Capeglioni, Danilo Cresti, Marco Margheriti, Mara Moretti e Fabio Tamagnini - e cinque del Consiglio della BCC di Montepulciano – Giovanni Marcocci, Enzo Micheli, Eros Nappini, Omar Pellegrini e Cosimo Vessichelli. Nel corso del primo incontro, si è provveduto alla nomina del Presidente della nuova Banca nella persona di Carlo Capeglioni e del Vice Presidente, Fabio Tamagnini, rispettivamente già Presidente e Vice Presidente della BCC con sede a Chiusi. Come Vice Presidente Vicario è stato nominato Giovanni Marcocci, già Consigliere di amministrazione della BCC di Montepulciano.

La nuova banca dispone di un patrimonio di oltre 108 milioni di euro e un coefficiente di solvibilità totale (Total capital ratio) CET 1 pari a 15,32% molto al di sopra dei limiti previsti per legge. Dal punto di vista dei volumi, Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano si trova inoltre a gestire oltre 975 milioni e 500 mila euro di raccolta diretta e circa 194 milioni e 500 mila euro di raccolta indiretta, per una raccolta totale di quasi un miliardo e 170 milioni di euro; gli impieghi superano i 794 milioni di euro e il montante complessivo risulta superiore a un miliardo e 964 milioni di euro.

Il Consiglio ha poi provveduto a nominare il Comitato Esecutivo della nuova realtà, composto da Eros Nappini, già Presidente della BCC di Montepulciano e nominato Presidente del Comitato esecutivo; Mara Moretti, fino a maggio 2016 Presidente della BCC con sede a Chiusi e nominata Vice Presidente del Comitato esecutivo; fanno inoltre parte di questo organo: Cinzia Alimento, Danilo Cresti e Cosimo Vessichelli.

Per quanto riguarda la Direzione, Direttore Generale della nuova Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano è Fulvio Benicchi, già Direttore Generale della BCC con sede a Chiusi e Vice Direttore Generale, Beniamino Barbi, già Direttore Generale della BCC di Montepulciano. Saranno invece Vice Direttore Generale – Area Mercato Stefano Margheriti e Vice Direttore Generale – Area Credito Lucia Tonini.

Il nuovo Collegio Sindacale risulta composto da Stefano Ilari, Presidente, proveniente dalla BCC di Montepulciano, Cristiano Binaglia, già Presidente del Collegio sindacale della Banca con sede a Chiusi ed ora Sindaco effettivo insieme a Costanza Limoni; Sindaci supplenti sono invece Laura Morini e Giovanni Rossi.

Per il futuro, grazie all’unione, Banca Valdichiana sarà meno dipendente rispetto alle banche di origine dall’economia di un territorio limitato e potrà aumentare il margine da servizi alla clientela attraverso il potenziamento di alcune aree che altrimenti difficilmente sarebbero potute essere attuate, soprattutto in uno scenario globale e locale di difficoltà e di incertezza. Il legame produrrà una maggiore competitività che permetterà di far fronte alle grandi realtà bancarie nazionali, le quali, nell’attuale congiuntura economica, caratterizzata da tassi d’interesse bassi, stanno accentuando le loro dinamiche concorrenziali, mediante politiche molto aggressive, anche se penalizzate dalla scarsa relazione con il tessuto sociale dei piccoli centri, su cui invece una Banca di Credito Cooperativo può contare.