Attualità

Il Comune dice no alla fusione

Il Comune ribadisce il massimo impegno per difendere i piccoli Comuni, riferimento per le comunità locali e presidi di partecipazione e democrazia

Durante l’ultimo consiglio comunale è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno già discusso anche in altri Comuni della provincia di Siena. Il documento sarà inviato a governo, presidenti di Camera e Senato, Regione Toscana, Consiglio Regionale, Anci, Anci Toscana, Anpdci, Associazione nazionale piccoli Comuni d'Italia, Uncem, Unione nazionale Comuni e Comunità enti montani, Uncem Toscana e altre associazioni delle autonomie.

''Le fusioni di Comuni - afferma il sindaco Barbanera - sono percorsi complessi e su questo tema le comunità locali devono essere coinvolte, sia nella scelta che nell'attuazione. Non devono essere processi imposti dall'alto e non devono esserci trattamenti punitivi per i Comuni che non si fondono, visto che la legge prevede incentivi economici per i processi di fusione molto più consistenti rispetto a quelli previsti per altri percorsi di aggregazione come le unioni dei Comuni o le convenzioni tra Comuni per svolgere servizi in forma associata''.

''Sulle fusioni si paventano risparmi presunti - aggiunge Barbanera - ma non sono certo i piccoli Comuni i luoghi dello spreco, a meno che non si voglia considerare tale il costo dei servizi erogati in territori disagiati, lontani dai grandi centri e con scarsa densità abitativa. Temo, invece, che i risparmi di cui si parla tanto siano soltanto quelli derivanti dall'interruzione dei servizi in questi territori, a danno delle comunità locali. Il timore è che, in nome di presunti e non ben dimostrati risparmi, si preferisca cancellare parte dell'espressione democratica in mano ai cittadini".

Infine Barbanera conclude: “Chiediamo, pertanto, al Governo un forte impegno a tutela dei Comuni, che potranno continuare a essere un valido supporto nella gestione dello Stato e nel mantenimento del rapporto con i cittadini".