Attualità

Digitalizzati oltre 100 anni di storia in foto

La fototeca della Biblioteca comunale di Castiglion Fiorentino conta più di 10mila scatti. Le immagini consultabili su appuntamento, a breve sul sito

Le più vecchie risalgono alla fine dell’ottocento e ritraggono, una piazzale Garibaldi ancora ricoperto di terra e l’altra un altero Conte Paglicci Brozzi davanti al viale d'accesso a Villa La Fontina. Scatti di vita che rimarranno per sempre conservati nella fototeca della Biblioteca comunale di Castiglion Fiorentino

Un anno per digitalizzare un patrimonio fotografico che rappresenta una preziosa testimonianza del patrimonio artistico, urbanistico e paesaggistico, dei grandi eventi storici, cerimonie pubbliche e private, trasformazioni dei costumi sociali, personaggi celebri e non solo della città di Castiglion Fiorentino, dalla fine del 1800 fino ai giorni nostri. 

Complessivamente la fototeca conta oltre 10mila foto, di cui 6mila circa sono state digitalizzate nell’ultimo anno e vanno dal secolo ventesimo fino al 2007. La raccolta delle fotografie è iniziata alcuni decenni fa e l’inventario del materiale raccolto verrà reso fruibile sul sito della biblioteca,www.bibliocastiglionfiorentino.it

Le foto sono suddivise per anno e soggetto e sono consultabili presso la Biblioteca Comunale previo appuntamento telefonando al 0575 659457 oppure con mail all’indirizzo biblioteca@comune.castiglionfiorentino.ar.it

“Le fototeche conservano e tramandano la memoria visiva del patrimonio storico artistico ma anche l’evoluzione e la trasformazione della società. Non solo documentano dipinti, sculture e monumenti esistenti, perduti o distrutti, ma fissano per sempre un momento preciso della loro storia. Le opere fotografiche, purtroppo, sono spesso a rischio di dispersione o di conservazione inadeguata. Crediamo che con questa operazione questi documenti saranno preziosi per ricostruire la storia del territorio e dei personaggi, costumi, luoghi, avvenimenti, attività che lo hanno caratterizzato dall’ottocento fino ai giorni nostri” dichiara l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.