Cerimonia di commemorazione oggi 2 marzo, alla stazione dei carabinieri di Castiglion Fiorentino per ricordare Emanuele Petri, il poliziotto ucciso tredici anni fa dalle Brigate Rosse sul treno regionale in transito da Roma a Firenze dai brigatisti Nadia Desdemona Lioce e Mario Galesi, responsabili degli omicidi dei giuslavoristi Marco Biagi e Massimo D’Antona.
Emanuele Petri, 48 anni, perse la vita nel conflitto a fuoco che costò la vita anche al terrorista Mario Galesi e all'arresto della brigatista Nadia Desdemona Lioce.
Questa mattina 2 marzo, nella caserma castiglionese, alla presenza delle autorità locali, della moglie Alma e del figlio Angelo è stata deposta una corona d'alloro dove il treno venne fatto fermare per prestare i primi soccorsi.
A seguire presso la chiesa della Madonna del Rivaio è stata celebrata una messa a suffragio, durante la quale è stato ricordato l'eroismo di Emanuele Petri e il senso del suo sacrificio.
Nel pomeriggio, infine, verrà conferita la cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato, alla presenza del capo della Polizia Alessandro Pansa e del questore di Arezzo Enrico Moja, alla presenza dei vertici dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e numerose altre autorità religiose, politiche e militari, nazionali e locali.
"Per Castiglion Fiorentino è un grande onore conferire la cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato. Lo facciamo con stima e gratitudine per l’impegno profuso a difesa della legalità e per la sicurezza dei cittadini di Castiglion Fiorentino e di tutto il territorio nazionale” - afferma il sindaco Mario Agnelli.