Politica

La "nuova" Tari fa rimpiangere la "vecchia" Aisa

Parte dal paese del Cassero la battaglia contro i costi esagerati del servizio. Il sindaco: "Verseremo oltre 2 milioni di euro a SEI Toscana"

All’indomani dell’approvazione in consiglio comunale a Castiglion Fiorentino del piano economico finanziario per garantire il servizio rifiuti, che ha visto l'approvazione della sola Giunta con il voto contrario delle minoranze e con il resto del gruppo consiliare “Libera Castiglioni” che in blocco non ha partecipato al voto, il sindaco Mario Agnelli chiede alla giunta regionale, al presidente di ATO Rifiuti Ghinelli, e ai colleghi delle città capoluogo Siena e Grosseto, oltre ai colleghi dei 104 comuni dell'Ambito, di “mettere in atto tutto ciò che è necessario per interrompere questo processo e di ripensare complessivamente il sistema delle tariffe”.

"E' di qualche giorno fa la proposta del capogruppo regionale del PD Ceccarelli di rivedere gli ambiti sanitari. Una buona proposta dico io, ma aggiungiamo in questa lista anche l'Ambito Territoriale che a ragione definisco 'non ottimale' per la gestione dei rifiuti che ci fa rimpiangere, e non lo avrei mai pensato, la vecchia "aretina" AISA, rispetto alla nuova SEI Toscana - dice il sindaco -  Basti pensare che negli anni 2000 il costo per lo smaltimento dei rifiuti nel nostro comune si attestava sui 800 mila euro e dopo 2 decenni il Comune, attraverso la TARI che pagano i cittadini, verserà quest’anno oltre 2 milioni di euro al gestore SEI Toscana"

Il sindaco Agnelli lancia un appello "per interrompere questa spirale perversa e fuori controllo che invece di ottimizzare i costi ha inanellato una sequenza infinita di rincari per le tasche dei cittadini e dei bilanci dei comuni che in particolare in questo periodo emergenziale, né gli uni né gli altri si possono permettere".

Mentre i cittadini e le imprese chiedono a gran voce la riduzione della tariffa, "è inaccettabile per noi applicare il nuovo metodo di calcolo ARERA per l’aumento della TARI per il 2021 e sostenere anche il rischio d'insolvenza nella riscossione - continua Agnelli -  Basti pensare che dal 2003 ad oggi a Castiglion Fiorentino l’aumento complessivo è pari al 118 % con un aumento progressivo annuale del 5%".

Il comune castiglionese, così come gli altri comuni dell’ambito, tra l'altro deve assumersi attraverso l’attuale metodo tariffario anche il rischio d’insolvenza da parte dei contribuenti che non potranno assolvere al pagamento ma che soprattutto il Gestore non ha rischio d’impresa sulla riscossione. 

"I comuni non possono e non devono essere meri esattori di scelte economiche imposte da soggetti terzi con l’obbligo di assumersi il rischio d’impresa. Se a tutto questo si aggiungono le perdite di esercizio che sta macinando il gestore anno dopo anno, il quadro diventa più che allarmante - conclude il sindaco - Chiedo a nome di tutto il consiglio comunale di Castiglion Fiorentino che venga ridiscusso con il gestore Sei Toscana il contratto d’appalto dei servizi affidato nell’anno 2013 e con validità ventennale e spero che insieme a noi ci sia la coralità dei comuni di tutte le tre provincie”.