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La Divina Commedia 'vestita' da Regina Schrecker

Tre abiti in mostra sotto le logge vasariane mercoledi pomeriggio, ispirati ad altrettante donne: ​Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei e Beatrice

Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei e Beatrice sono le tre figure femminili forse più contemporanee della Divina Commedia di Dante Alighieri che hanno ispirato la stilista e costume designer internazionale, ma fiorentina d’adozione, Regina Schrecker per la realizzazione dei tre abiti che saranno esposti mercoledì prossimo 28 luglio dalle 17 sotto le logge di Giorgio Vasari in piazza del Municipio a Castiglion Fiorentino.

L’occasione è la rilettura in chiave anche musicale dell’Inferno della Divina Commedia grazie al progetto “Atlante poetico della Toscana – Viaggio con Dante nei borghi e nelle città di Giorgio Zorcù e Dimitri Frosali, con la collaborazione scientifica di Marco Signori (Le letture della Normale) che avrà luogo nel piazzale del Cassero alle 21.

I tre abiti erano già stati esposti con successo alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze lo scorso 25 marzo per Dantedì e poi dall’8 giugno al 14 luglio scorsi presso i magnifici Porticati del Conservatorio di Musica Santa Cecilia a Roma tra le opere di Corrado Veneziano dedicate all’opera del Sommo Poeta nella mostra ISBN Dante e altre Visioni. Adesso, a Castiglion Fiorentino, un’altra “occasione dantesca” consente di ammirare questi tre bellissimi abiti di Regina Schrecker.

“Questi tre abiti sottolineano l'importanza e l'ammirazione che Dante ha dedicato alle donne - spiega la stilista - già allora destinatarie di ingiuste coercizioni e a quell'Amore ‘che tutto redime, riscatta, trasforma’. Tre figure contemporanee, quindi che rappresentano le ingiustizie e le sofferenze, ma anche i pregiudizi che le donne affrontano da sempre: dal matrimonio combinato già da bambine, alla convivenza forzata e vissuta in solitudine una volta sposate, fino alla terribile violenza, che spesso finisce in femminicidio, come nel caso di Pia dei Tolomei e in quella, abbinata all’assassinio, di Francesca da Rimini. Beatrice – conclude - forte dal suo ruolo di protettrice di Dante e simbolo di resilienza, forza morale e rettitudine, si mostra tranquilla nel suo abito etereo che assomiglia a una nuvola baciata dal sole”.