Attualità

Incontro alla Collegiata per conoscere Caravaggio

Una serata dedicata all'arte con una relatrice d'eccezione, Mariella Carlotti, che illustrerà la vita e le opere del grande pittore del '600

Una serata dedicata alla grande arte ma anche alla storia della vita "tumultuosa" che ha contraddistinto l'esistenza del Caravaggio. 

Uno dei più grandi pittori italiani di sempre, Michelangelo Merisi (1571-1610) detto Caravaggio, condusse una vita molto complicata che culminò con una condanna a morte per ché ritenuto responsabile di omicidio durante una rissa. 

Così venerdì sera alle 21, presso la Chiesa della Collegiata di Castiglion Fiorentino, la professoressa Mariella Carlotti interverrà a questo incontro pubblico dal titolo “L’arte e il dramma della vita in Caravaggio”. 

L’incontro, aperto a tutti, si terrà presso il Duomo castiglionese, che, grazie alla sua maestosità, può ospitare gli intervenuti mantenendo le distanze di sicurezza dettate dall’emergenza Covid-19.

Vissuto a cavallo di due secoli (XVI e XVII)  il Caravaggio fu erede della tradizione cinquecentesca e, contemporaneamente, aprì una nuova vita all’arte. La sua evoluzione artistica si racchiude in circa quindici anni di attività, durante i quali si registrano continui e sostanziali mutamenti stilistici.

Caravaggio affrontò l’impegno nella pittura con lo stesso impeto e coinvolgimento con cui fronteggiò la vita stessa. Tema della sua pittura fu la realtà drammatica in cui vive l’uomo, espressa con un linguaggio in cui protagonista assoluto è il gioco di luci ed ombre.

Nel dipinto rappresentante la Vocazione di San Matteo (locandina) il racconto è immerso nella realtà del tempo, con personaggi con abiti moderni. La luce è l'elemento caratterizzante l'intera opera. E' una luce soffusa che entra da una finestra fuori scena sulla sinistra illuminando il braccio del Cristo che emerge dall'ombra sulla destra. Il taglio della luce conduce l'occhio dello spettatore da destra verso sinistra, dal gruppo di personaggi al gesto di Cristo.