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Brolio, tutto pronto per la festa del Patrono

Il 24 giugno è San Giovanni Battista, la piccola frazione prepara la bacinelle con la "rugiada degli dei" per allontanare negatività e malattie

Mercoledì è San Giovanni Battista e quest'anno Brolio si appresta a festeggiare il suo Patrono in grande stile.

Sì, perché la tradizione popolare vuole che la notte prima venga preparata l'acqua benedetta di San Giovanni. In antichità, infatti, si credeva che cadesse la “rugiada degli dei”, la natura è al suo massimo splendore, forte è il sentimento della rinascita, il sole si sposa con la luna e molti contadini accendevano falò.

Così, domani sera, nella piccola frazione di Castiglion Fiorentino vengano preparate delle bacinelle con acqua, fiori, erbe e aromi, tra i quali l’iperico o fiore di San Giovanni. Lasciate tutta la notte all’aperto, all’indomani, festa del Patrono, l'acqua viene utilizzata per lavarsi il viso, in quanto è ritenuta benefica per purificare, allontanare negatività e malattie.

Certo, sono credenze popolari ma nell'era post-Covid anche le tradizioni diventano sempre più attuali e di buon auspicio. 

San Giovanni Battista è Patrono e titolare della chiesa di Brolio, località situata su due colli sulla Val di Chiana, con origini antichissime, risalenti all’epoca etrusca (VII –V secolo a.C.), come dimostrano i bronzetti rinvenuti nella località a metà circa del 1800.

La parrocchia prende il nome dal castello di Brolio situato sotto la giurisdizione del piviere di Montecchio. Nei secoli tra il XII e il XIV Brolio fu possedimento della Badia di San Quirico alle Rose in Val di Chiana.