Attualità

Arte e pandemia, castiglionese scelto da TGCOM24

Carlo Cappelletti è stato selezionato per una videoesposizione alla Milano Art Gallery. Il periodo del Covid raccontato dalla sua pittura

C'è anche un artista castiglionese tra quelli selezionati a livello nazionale da "Spoleto Art Factory" e TGCOM24 per creare una videoesposizione alla Milano Art Gallery, insieme ad un catalogo. L'iniziativa si chiama "L'arte in quarantena".

Lui è Carlo Cappelletti, 56 anni, e dalla scorsa estate ha aperto a Castiglion Fiorentino un piccolo Atelier/laboratorio nella zona di Porta Romana, "La Bottegaccia", ma da sempre è appassionato e si dedica all'arte. Il castiglionese ha partecipato al concorso che mette in relazione l'arte e la pandemia. La sua opera, "Pandemic Fish 2020", è tra quelle selezionate dalla giuria, il cui obiettivo era proprio dimostrare come l'arte abbia aiutato nei mesi di isolamento.

"Ho deciso di partecipare perchè l'iniziativa vuole valorizzare e dare visibilità a livello nazionale agli artisti che hanno cercato di reagire in questo brutto periodo, in nome dell'arte e della cultura in generale - spiega Carlo Cappelletti - Lo scorso anno, durante il periodo del primo lockdown, avevo prodotto alcune opere nelle quali cercavo di esprimere le sensazioni più intime che la situazione contingente mi aveva provocato. Ho colto l'occasione e ho inviato tre immagini per partecipare e una è stata selezionata. Il Comitato era formato da professionisti del settore e sono felice di essere rappresentato da una mia opera all'interno di una manifestazione così importante". 

L'attestato conferito a Carlo Cappelletti riporta infatti le firme della nota psicologa e scrittrice Maria Rita Parsi, del grande sociologo Francesco Alberoni, del curatore di mostre e grandi eventi Salvo Nugnes, della curatrice d’arte Flavia Sagnelli e del direttore di TGCOM 24 Paolo Liguori. Nomi di tutto rispetto, che danno lustro agli artisti selezionati. 

Carlo Cappelletti ha iniziato da autodidatta, poi ha conseguito la qualifica di Tecnico per il Restauro e la Conservazione delle superfici decorate dell’Architettura, collaborando ad importanti restauri come quello de “La Madonna del Parto” (1992-1994) e “La Leggenda della Vera Croce” (1996-2000). 

La sua tecnica pittorica prevede l’uso di inerti, come sabbia e polvere di marmo, impastati con colori acrilici e stesi a spatola direttamente sulla tavola in legno. Questa tecnica, del tutto personale, conferisce alle tinte una resa materica rugosa, opaca e molto luminosa. 

La Milano Art Gallery sarà una bella vetrina per Carlo Cappelletti. "La Bottegaccia" sta dando i suoi frutti.