Cronaca

Cadavere nel fosso, i primi risultati

Dopo una settimana dal ritrovamento di un cadavere nelle campagne della Rocca da parte di due cacciatori, l’autopsia ha fornito i primi risultati

L’esame medico legale è stato eseguito dal professor Mario Gabrielli su incarico del pm Andrea Boni. Secondo fonti vicine all’inchiesta il medico legale non avrebbe riscontrato ferite riconducibili ad una morte violenta. Sulla salma non ci sarebbero, fori di proiettile, né fratture riconducibili ad un corpo contundente. Al momento non è dato ancora sapere quali sono le cause che ne hanno scaturito la morte.

Per quanto riguarda l’identità, si fa sempre più insistente la voce che si tratti un romeno arrivato dal suo paese natale fino a Radicofani dove avrebbe dovuto lavorare in un’azienda agricola. Il quarantenne era arrivato fino a quel podere il 31 Luglio. Poche ore di permanenza, come hanno ricostruito i carabinieri, e poi era scomparso tanto che i suoi datori di lavoro il giorno dopo avevano fatto una denuncia di allontanamento. Nessuno fino all’altro ieri si era occupato di quello straniero. L’autopsia ha stabilito approssimativamente che la morte risalirebbe tra il giorno della sua scomparsa e le 48 ore successive, la data del decesso è stata ricavata da vari «fenomeni» evidenti sul cadavere che in varie parti era stato attaccato dagli animali selvatici.

Altro mistero che avvolge la vicenda sono gli abiti indossati dalla vittima che risultano essere scomparsi. L’uomo indossava, infatti, solo un paio di mutande e anche se in questo c’entrassero gli animali selvatici qualche brandello sarebbe dovuto rimanere, invece nella zona non è stato ritrovato ancora niente.