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Bilancio Orizzonti, non tutto è perduto

Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul sito della Fondazione Orizzonti il bilancio di gestione 2014 e sono emerse perdite pari a circa 123 mila euro

La presidente Silva Pompili, nella relazione di bilancio 2014 scrive che a fronte di cose molto positive, gli investimenti fatti in termini materiali e immateriali non si sono tradotti tutti in risultati positivi e pertanto come nuova gestione ci troviamo innanzitutto a dover partire da una situazione finanziaria particolarmente critica e da un risultato di bilancio 2014 negativo che inevitabilmente si ripercuoterà sulle modalità e possibilità di sviluppo dell’attività nel triennio 2015-2017.

Succeduta a Giovanna Rossi, Silva Pompili ricopre l’incarico di presidente da Marzo 2015 e sempre nella relazione dichiara che siccome la scadenza della precedente gestione è coincisa con il termine della chiusura di bilancio 2014: “Il risultato che né è scaturito non è sicuramente positivo ma abbiamo preferito partire così, nella consapevolezza che non è stara nostra responsabilità, ma che sarà invece nostra responsabilità riuscire a ripianare ciò che abbiamo ereditato, seppur ci vorranno degli anni. Il nostro mandato durerà tre anni, in questo periodo dovremo riuscire a lavorare in modo da iniziare a recuperare la difficile situazione”.

Dal bilancio risulta che il Lars Rock Fest 2014 ha fatto registrare una perdita di 12 mila euro, penalizzato anche dal fattore meteo e spostato all’ultimo momento da piazza XXVI giugno al teatro Mascagni; male anche Chiusi nella Danza diretto nel 2014 da Samuel Peron, ha fatto registrare un buco di 18 mila euro, tagliato già da quest’anno dal cartellone e non più riproposto. La stagione teatrale invernale invece ha fatto registrare un più 5 mila euro, mentre il motore trainate della Fondazione, ovvero il Festival Orizzonti ha fatto registrare una perdita di 79 mila euro.

Silva Pompili ai microfoni di Teleidea ha poi dichiarato: “Non si può dare per scontato che la Fondazione si ripaghi da sola, che gli eventi chiudano in utile e diano un risultato positivo, ed è proprio per questo che le fondazioni culturali stanno in piedi se hanno l’aiuto pubblico e privato. È giusto anche dire che nel 2014 gli eventi sono stati fortemente penalizzati dal tempo e quegli eventi hanno avuto un esito negativo. Nel 2014 inoltre c’è stata un’offerta di eventi che ci ha permesso di accedere dei fondi ministeriali, il nostro festival infatti è stato riconosciuto tra i venti festival multidisplinari più importanti a livello nazionale. Ciò non toglie che la situazione non sia bellissima, ma lavorando, scendendo a fondo nelle analisi e fare delle scelte su quello che abbiamo proposto per il 2015 ad oggi abbiamo chiuso tutti i fornitori 2014, concordando con loro dei piani di rientro ma senza decurtare alcuna cifra, quindi ad oggi possiamo dire di aver ripagato ciò che dovevamo e questo è già un risultato importante”.