L’atto, modificato nel corso della seduta Sanità e politiche sociali, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), con gli emendamenti proposti dal presidente di commissione, impegna la Giunta regionale a verificare l’opportunità di introdurre la figura professionale del “medico geriatra di Residenza sanitaria assistita” (Rsa) e allo sviluppo della figura dell’assistente sociale di Rsa, anche all’interno dei moduli a bassa intensità assistenziale.
Obiettivo della mozione, come già sottolineato da Andrea Quartini (M5S) nell’illustrazione, è migliorare l’assistenza e ottimizzare i costi.
“Questa mozione dimostra l’approccio di collaborazione – ha dichiarato il presidente Scaramelli - basato sulla condivisione e teso all’innalzamento della qualità del sistema sanitario toscano, che ha intrapreso la commissione Sanità in Consiglio regionale; al centro di questa iniziativa le cure dell’individuo senescente e la valorizzazione di professionisti e operatori specializzati nella cura del paziente affetto da malattie croniche”.