Attualità

Monsignor Fontana, "Situazione drammatica"

L'arcivescovo italiano Riccardo Fontana, alla guida della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro è in Palestina con altri 16 vescovi

Siamo arrivati a Gaza, abbiamo celebrato la Messa e abbiamo subito incontrato alcune famiglie. Abbiamo avuto l'impressione di trovarci in una situazione devastata - ha raccontato all'agenzia Fides - Ci hanno raccontato dei tre bambini morti nelle ultime ore per il freddo. La corrente elettrica c'è solo per alcune ore al giorno. Colpisce vedere che tutti, a cominciare dai bambini - prosegue -, hanno molto chiaro di essere vittime di violenza, e di sapere chi sono i responsabili di tale ingiustizia. Una bambina di terza elementare ci ha detto: hanno distrutto le nostre case, ma soprattutto hanno tolto i bimbi alle madri e le madri ai bimbi. Un ragazzo più grande ci ha ammonito: tutti vengono qui a chiederci se abbiamo bisogno di cibo e di altri aiuti materiali. Ma noi abbiamo bisogno dell'unica cosa che nessuno ci promette: essere considerati come uomini, riconosciuti nella loro dignità". 

Per entrare nella Striscia di Gaza, la delegazione dei vescovi ha dovuto superare molte difficoltà: al valico di Erez, le autorità di Israele hanno negato alla delegazione il permesso per entrare nella Striscia. I presuli hanno allora iniziato una lunga trattativa, e alla fine hanno ottenuto il permesso di entrare a gruppi di tre. L'ingesso di tutta la delegazione si è concluso solo alle 16,30. Il programma della visita prevede anche un incontro con la popolazione di Sderot - l'insediamento israeliano raggiunto dal lancio di missili lanciati dalla Striscia di Gaza durante la campagna militare di luglio - e una puntata alla Valle di Cremisan, luogo interessato dal progetto di costruzione del Muro di Separazione voluto da Israele.