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L'Arezzo domina un tempo e conquista un punto

Sotto di 2 reti dopo 5' gli amaranto iniziano a carburare allo scadere della prima frazione di gara. Da quel momento partita a senso unico, 2-2 finale

Un tempo basta per conquistare un punto, chissà  cosa succederà quando l'Arezzo giocherà per tutta la partita. Sì, perché gli amaranto hanno iniziato a giocare al 40' del primo tempo, quando il risultato era sullo 0-2 in favore della Triestina.

Come accaduto a Macerata domenica scorsa il Cavallino inizia a galoppare quando ormai l'avversario ha preso il largo ma la sua falcata è ampia e costante ed in quattro e quattr'otto recupera tutto lo svantaggio.

La Triestina entra in campo più determinata e dopo apena 5' sembra aver già archiviato la pratica amaranto. Il primo tempo evidenzia la differenza tra le due squadre con l'Arezzo poco lucido, affatto brillante e molto intimorito.

Poi Pesenti "scrolla" la rete e questo crea un effetto su tutta la squadra che deposita il fioretto e mette il coltello tra i denti.

Ripartenze in velocità, scambi a metà campo, numeri sulla fascia. I giocatori dell'Arezzo appaiono di un'altra categoria rispetto alla Triestina. S'infortuna il portiere titolare (Tarolli), poi il bomber (Pesenti) ma il Cavallino continua a spingere senza paura.

Il pari ariva per merito di Zuppel che è grande e grosso e non ha timore di nessuno. Si avventa su tutte le palle e fa sentire il suo "peso" alla retroguardia avversaria. L'Arezzo, per alcuni tratti, è bello da vedere. Le azioni pericolose si sprecano, così come gli applausi dei pochi ammessi al Comunale.

Il pugile, messo ko dopo 5', stringe alle corde l'avversario che sembra crollare da un momento all'altro. Poi arriva l'arbitro che fischia la fine. Questo è l'Arezzo che vuole il pubblico. Ma perché solo un tempo? Come mai la grinta e il cuore amaranto vengono fuori quando tutto sembra perso? A questo dovrà pensare mister Camplone lavorerà sulle gambe ma anche sulla testa dei calciatori.

Questa è una buona squadra che necessita di più convinzione. Il campionato è ancora lungo e il tempo per far bene c'è. Serve solo che tutti ci credano. La società sta facendo i "miracoli" sul mercato acquistando giocatori di peso, esperienza e capacità. L'Arezzo visto nel secondo tempo di oggi, così come successo contro il Matelica, può giocarsela con tutte ed essere protagonista in questa Lega Pro.