Attualità

Cna denuncia, basta promesse, servono fatti

Hotel, ristoranti e catering a rischio paralisi. L'associazione sollecita i fondi e avanza richieste. Suolo pubblico gratis e zero tasse sui rifiuti

Giulio Galgani portavoce Horeca Cna Arezzo

Il mese di aprile segna per il settore alberghiero e della ristorazione il momento più proficuo da un punto di vista di introiti e di pianificazione della stagione estiva. Lo stop forzato ha irrimediabilmente compromesso questo giro d'affari. 

“Nessuno vuole riaprire prima che la situazione sia sotto controllo, afferma Giulio Galgani, portavoce nazionale CNA Ho.re.c.a., restiamo chiusi rispettando tutte le regole. Ma il Governo non sta intervenendo con la tempestività necessaria rispetto alle nostre necessità."

Tutte le misure varate dalle Istituzioni, che prevedono aiuti alle categorie interessate sono ancora incagliate in una burocrazia complicata. Mancano totalmente omogeneità di azione e procedure uniformi, sostengono gli operatori di settore. Oltre a tante belle promesse insomma poco è stato concretamente fatto, accusa Cna.

L'associazione avanza anche proposte per snellire la ripartenza. Deroghe per le regioni in cui il virus ha avuto incidenza limitata, accesso gratuito al suolo pubblico, sospensione della tassa sui rifiuti, alcune tra le richieste avanzate. Per poter pianificare una riapertura, che ormai avverrà a ridosso della stagione estiva, sottolinea Cna, mancano ancora regole chiare in merito al distanziamento interpersonale nei ristoranti e, soprattutto i tanto promessi fondi che le imprese non hanno ancora visto.