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Nottola e Grosseto in soccorso della Rianimazione

La Terapia Intensiva del San Donato è al completo e in attesa dell'ampliamento i pazienti Covid più gravi vengono trasferiti nei due ospedali

La Terapia Intensiva dell'ospedale San Donato di Arezzo è al completo già da due giorni. Per questo i pazienti più gravi, che necessitano quindi della Rianimazione, vengono dirottati al nosocomio di Nottola a Montepulciano, ed a quello di Grosseto, presìdi che fanno parte entrambi della Asl Toscana Sud Est.

Una decisione alla quale l'Azienda Sanitaria era dovuta arrivare anche la scorsa settimana. Poi c'era stato un ampliamento delle disponibilità di posti letto all'ospedale cittadino, ma di nuovo non sono sufficienti.

In questo mese è comunque previsto un altro aumento di sei posti strutturali. I lavori sono sono in corso.

Malattie Infettive e Pneumologia, invece, hanno, a ieri, 90 pazienti ricoverati, e una disponibilità, anche questa recentemente potenziata, di 123 posti letto totali. 

I positivi che necessitano di cure ospedaliere vengono in ogni caso valutati al San Donato. Non sempre c'è un ricovero diretto in Terapia Intensiva, ma c'è anche quello in degenza Covid. In caso di aggravamento si concretizza, ovviamente, il passaggio in Intensiva.

La riorganizzazione è a pieno ritmo. Come ha detto il direttore generale dell'Area Vasta, Antonio D'Urso, l'obiettivo è di "garantire i pazienti sia Covid che no Covid. Un equilibrio difficile che richiede aggiustamenti non di giorno in giorno, ma di ora in ora".

Infatti, si continua a pensare a un trasferimento delle Chirurgie minori al Centro Chirurgico Toscano, affinché il San Donato possa essere dedicato, ancora di più, al trattamento del Covid. "I rapporti con i privati sono in fase di discussione" spiegano dalla Asl.

E' una battaglia dura da combattere, che non fa sconti a nessuno. Sono molti ormai i contagiati, e ogni giorno il dato aumenta di centinaia. Purtroppo tra venerdì e sabato, all'ospedale di Arezzo, ci sono stati anche quattro decessi.