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"Grave far mancare il numero legale"

Il presidente dell'Ato Rifiuti interviene sull'assemblea che avrebbe dovuto decidere se proporre il commissariamento di Sei Toscana all'Anac

Alessandro Ghinelli, presidente Ato Rifiuti

"Non è una guerra tra Arezzo e Siena, sono due posizioni diverse, entrambe legittime, ma non accetto che mi si dica che voglio strumentalizzare la questione". 

Così il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, che è anche presidente di Ato rifiuti Toscana Sud, in merito all'assemblea della stessa Ato terminata ieri con la mancanza di numero legale per l'uscita, tra l'altro, dei sindaci di Siena, Roccastrada e Piombino al momento di decidere se chiedere a Raffaele Cantone, presidente di Anac, il commissariamento di Sei Toscana, il gestore del sistema rifiuti coinvolto nell'inchiesta della procura fiorentina ''clean city'' e il cui Cda si è dimesso in blocco venerdì scorso. 

"Il sindaco Valentini - prosegue Ghinelli - sostiene che Sei Toscana può provvedere direttamente alle nuove nomine, io che il gestore deve essere commissariato. Si tratta di una convinzione, condivisa anche da altri sindaci, che occorre operare una cesura totale tra il passato, gravato da inchieste pesantissime, e il presente che ci riguarda tutti". 

"La cosa grave - aggiunge - è che al momento di confrontarsi con un voto alcuni sindaci se ne sono andati. Avevamo tempo fino all'8 dicembre per presentare l'istanza a Cantone. Adesso posso provare a chiedere una proroga ma so già che sarà difficile". 

Ghinelli, rispondendo poi al M5s di Arezzo e Montevarchi che in una nota rilevava la tardività della sua iniziativa, ha spiegato: "Ho convocato l'assemblea appena ci sono stati i presupposti, e con i tempi necessari per regolamento interno di Ato, ieri sera eravamo a tre giorni dalla scadenza del termine imposto da Cantone ovvero l'8 dicembre quindi perfettamente nei termini. A questo punto Cantone e il prefetto di Siena decideranno senza conoscere il parere dell'ente".