L’Assessora alla Sanità e alle Politiche sociali della Regione Toscana Monia Monni, nella giornata di giovedì 11 dicembre, ha fatto visita ad alcune strutture dell’ASL Toscana sud est in provincia di Arezzo.
Accompagnata dai vertici aziendali - il Direttore Generale Marco Torre, la
Direttrice Sanitaria Barbara Innocenti, la Direttrice dei Servizi Sociali
Patrizia Castellucci e la Direttrice Amministrativa Biancamaria Rossi –
l’Assessora Monni ha iniziato il suo percorso dalla Casa di Comunità di
Castiglion Fiorentino, dove sono in corso i lavori per la trasformazione della
Casa della Salute grazie ai fondi PNRR.
Ad accoglierla il Direttore Zona-Distretto Valdichiana Aretina Roberto
Francini, che ha avuto modo di ripercorrere la storia di quella che è stata la
prima casa della salute in Italia (era il 2010). “Un’idea semplice ma
innovativa, che l’Assessore Benigni ebbe quando l’ospedale della Zona
Valdichiana Aretina era destinato ad essere dismesso e che, con il supporto
della Ministra Turco, divenne un progetto nazionale. Da allora ad oggi tutti i
Medici di medicina generale operano all’interno della CDS.” Attualmente, grazie
agli investimenti legati al PNRR che nella Zona Distretto Valdichiana Aretina
sono di 4 milioni e 864 mila, 1 milione 800 mila euro sono stati dedicati ai
lavori di ristrutturazione e consolidamento della Casa della Salute di
Castiglion Fiorentino. C’è stato spazio anche per uno scambio con il personale
ASL, i medici di medicina generale e gli amministratori del territorio, che hanno
potuto confrontarsi con l’Assessora sullo stato dell’arte dei bisogni del
territorio e sui servizi offerti, ma anche proiettare lo sguardo verso il
futuro e le progettualità da attivare.
Successivamente, una breve visita del cantiere ha permesso di prendere visione
degli ulteriori spazi che si integreranno con gli attuali per rendere ancora
più funzionale la struttura della nuova Casa di Comunità.
La visita è successivamente proseguita presso gli spazi del Servizio di Salute
Mentale di Arezzo, dove Monni ha potuto incontrare alcune associazioni - il
Comitato di Partecipazione dei Cittadini e le associazioni Centro Franco
Basaglia, Dumbo-DAP, Up&Down - per confrontarsi con loro su bisogni,
desideri e prospettive dell’assistenza. Con il Direttore UF Salute Mentale
Adulti Aretina Dott. Giampaolo Di Piazza, si è approfondito in particolare il
tema dell’evoluzione subita negli ultimi anni dalla salute mentale giovanile:
“A seguito della pandemia Covid – ha evidenziato il Dottor Piazza - si è
verificato un aumento esponenziale nel numero di adolescenti e di giovani
adulti in sofferenza. Negli ultimi 5 anni abbiamo assistito ad un aumento
quantitativo di richieste di valutazione ma anche alla riduzione età di
insorgenza e all'aumento dell’intensità del malessere con eclatanti episodi di
rabbia, autolesionismo, abuso di sostanze, condotte anoressiche e bulimiche
oltre a ritiro sociale. Tutto questo rende sempre più necessario attivare
progetti che sappiano intercettare precocemente i bisogni, come stiamo provando
a fare con il progetto sperimentale di iperprossimità con equipe mobile
multiprofessionale e il ricorso a App, sito interattivo ed intelligenza
artificiale. Ogni intervento non può però prescindere da una valorizzazione,
nonostante i tempi difficili, del personale della salute mentale perché riesca
a mantenere ancora vivo l'entusiasmo e la passione per la propria attività
professionale scaturita dalla rivoluzionaria idea che si potesse avere cura
della salute mentale dei cittadini anche senza l'istituzione manicomiale.”
Durante l’ultima tappa della visita, Monni ha incontrato il personale
dell’Ospedale San Donato che ha potuto rivolgerle alcune domande. In apertura
dell’incontro, il Direttore Generale Marco Torre ha illustrato all’Assessora i
lavori in corso all’interno della struttura oggetto di un progetto regionale
volto a disegnare il volto nuovo del presidio ospedaliero.
“Siamo molto contenti che tra le prime visite dell’Assessora Monni abbia voluto
includere la nostra Asl – ha commentato il Direttore Generale ASL Marco Torre -
L’assessora ha mostrato grande sensibilità e attenzione al tema della sanità
territoriale, della salute mentale e della sanità ospedaliera. È stata
un’occasione preziosa non solo per fare il punto su tanti argomenti, ma per
iniziare a progettare un futuro basato sempre più su tre pilastri: integrazione
territoriale, partecipazione dei professionisti e coinvolgimento e ascolto dei
cittadini e delle cittadine e degli enti del terzo settore.”
“La giornata di oggi è un momento importante perché con essa l’Assessora Monni
ha dato il via ad un percorso di confronto e dialogo aperto – ha dichiarato la
Direttrice Sanitaria Barbara Innocenti – con tanti professionisti e
professioniste che ogni giorno lavorano all’interno delle nostre strutture con
competenza e passione. Siamo certi che seguiranno tante altre occasioni, utili
per costruire insieme una sanità più efficace ed efficiente per tutte e tutti.”
“Il territorio, i servizi, le associazioni, le persone, mettere tutto questo al
centro della sua prima visita sul territorio della nostra ASL ha rappresentato
un momento importante, di cui non possiamo che ringraziare l’Assessora – ha
proseguito Patrizia Castellucci, Direttrice dei Servizi Sociali ASL Toscana sud
est- Le sfide che ci attendono sono grandi ed è quindi importante rafforzare
sempre più i nodi della rete, per renderla più forte e resiliente ai
cambiamenti.”
“Una bella occasione di scambio e condivisione, oggi, sul territorio, – sono le
parole della Direttrice Amministrativa Biancarmaria Rossi – grazie alla visita
dell’Assessora Monni. Tre realtà diverse ma accomunate dall'impegno e dalla
competenza di tutte le professioniste e di tutti i professionisti impegnati
ogni giorno nell'assistenza in tutte le fasi della vita e in tutti i percorsi
di risposta ai vari bisogni di salute espressi sul territorio. Un sistema
articolato che non può che beneficiare di questi momenti di incontro.”
"Questo viaggio nella salute, - sono le parole dell'Assessora Monni - di
cui oggi siamo ad una delle prime tappe, nasce dall'idea che chi ha il dovere e
la responsabilità di fare le scelte, ha bisogno di confrontarsi con le persone
che possono aiutare a decidere perché conoscono bene quali sono le tematiche,
vivono i problemi sulla propria pelle. Credo che l'ascolto sia il primo
passaggio per la costruzione di un sistema che ha bisogno di essere cambiato.
Siamo alle porte di una trasformazione enorme, abbiamo per tanto tempo parlato
di sanità territoriale e ora la stiamo costruendo, però questo è un domino delicatissimo
che dobbiamo costruire insieme. Più sanità territoriale, più rete, vuol dire
anche scelte importanti e radicali che dovremo prendere insieme, sostenere
insieme sapendo anche che non sempre saranno semplicissime da comunicare e da
raccontare, ma con la consapevolezza che alla fine di questo percorso daremo
risposte più forti e più vicine ai bisogni delle persone."