La polizia postale tira le somme sulle attività di contrasto alla criminalità informatica svolte nel 2019.
L'attività nell’ambito del contrasto alle truffe on line, alla diffamazione sul web e alla clonazione di carte di pagamento, in forte aumento con la ricezione di 642 denunce, ha visto incrementare di oltre il 100 per cento il numero dei denunciati all’autorità giudiziaria: dai 60 nell’anno 2018 agli attuali 125.
Numerose sono state le attività 
di perquisizione nell’ambito della pedopornografia e della pornografia, 
anche in collaborazione con la squadra mobile, che ha consentito il 
sequestro copioso di materiale informatico: pc, tablet, smartphone, 
cellulari, hard disk ecc. e il deferimento all’autorità giudiziaria sia 
di minori che di adulti.
Di particolare rilievo è stata 
l’attività di sequestro, di oscuramento di spazi web e di  acquisizione 
di file svolti presso importanti provider presenti in questa realtà 
provinciale.
In esponenziale aumento il financial crime, 
che attraverso l’utilizzo di malware da parte di organizzazioni 
criminali che si intromettono nei rapporti commerciali delle aziende, 
veicolano somme in denaro in conti correnti nella disponibilità dei 
malviventi.
La collaborazione con enti istituzionali ha consentito di rafforzare gli strumenti di tutela e sicurezza dagli attacchi hacker nell’utilizzo dei servizi internet.
La
 polizia postale di Arezzo è inoltre impegnata, ormai da diversi anni, 
in attività di sensibilizzazione e prevenzione sui pericoli connessi all’utilizzo di internet. Attività che ha permesso di 
incontrare oltre 1400 studenti, 120 genitori e 118 insegnati  per 
illustrare opportunità e rischi del web. Attenzione è stata rivolta 
anche al fenomeno del cyberbullismo e tutte le forme distorte 
dell’utilizzo dei social network e delle applicazioni WhatsApp, Telegram
 ecc.