Cronaca

Affetto da amnesia si perde, ritrovata la figlia

Dopo tre giorni d'indagini la polizia è riuscita ad attribuire un’identità all’uomo che era stato accompagnato all’ospedale, in stato di amnesia

L’uomo, mentre stava vangano per la città, ha fermato un autista dell’azienda locale dei trasporti riferendogli di non ricordare dove si trovasse e, senza documenti con 20 euro in tasca, è stato accompagnato all’ospedale dagli operatori del 118, dove lo hanno sottoposto ad accertamenti sanitari.

Immediatamente sono scattate le indagini degli uomini del posto fisso di polizia dell’ospedale e dopo tre giorni sono riusciti a ricostruire il percorso che aveva fatto e a rintracciare i familiari.

Gli uomini hanno instaurato un dialogo continuo con lui e piano piano hanno messo insieme le tessere del mosaico e grazie ad alcuni oggetti che portava con sé, come uno scontrino, un biglietto e una penna, hanno appurato che era arrivato nella nostra città proveniente dalla provincia di Lucca, dove aveva lasciato una struttura ricettiva, con la presumibile intenzione di ritornarvi, dato che non era stato saldato il conto.

All’interno della camera d’albergo i titolari hanno poi rinvenuto gli effetti personali dell’anziano, un 76enne originario di Savona, che si era allontanato per andare a fare un giro con gli amici di un paese limitrofo, senza mai tornare.

Da lì, muovendosi in stretta sinergia con le altre Forze dell’ordine, i poliziotti hanno verificato che il domicilio temporaneo dello stesso è era presso un amico in provincia di Cuneo, e che ha una figlia che vive in Liguria.

Rintracciata la donna, che proprio in quel momento si trovava a sporgere denuncia di scomparsa, una volta accertato che si trattava proprio di suo padre, gli agenti hanno potuto darle la bella notizia e farle tirare un sospiro di sollievo.

Finisce quindi con il lieto fine, grazie all’impegno e allo spiccato intuito della Polizia di Stato la storia di un uomo che ha perso completamente la memoria, ma che la figlia potrà finalmente riabbracciare.