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Attualità mercoledì 25 marzo 2015 ore 14:38

Vinitaly, presentata la carta dei “Cru” del Nobile

La Carta del territorio di produzione è a cura di Alessandro Masnaghetti, direttore di Enoga. Ottimi risultati per il Vino Nobile sfuso



MONTEPULCIANO — Che il Vino Nobile da qualche anno sia “sold out” nelle cantine del territorio non è notizia nuova, ma a completare questo successo il valore medio del Nobile sfuso che ha raggiunto la terza posizione, dopo i blasonati Brunello di Montalcino e Barolo.

Il Vino Nobile è infatti il terzo vino italiano per valore con 347,5 euro a ettolitro. Una cifra che, seppure negli anni passati non era molto distante, nel 2014 ha toccato la soglia record.

«Questo dato deriva da diversi fattori – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – e uno di questi è dettato dal mercato internazionale nel quale la nostra denominazione negli ultimi anni si è imposta come una delle più richieste».

Soprattutto all’estero il Vino Nobile è ormai riconosciuto come uno dei brand più blasonati. Una sorta di status che non può mancare negli scaffali delle principali enoteche e nelle carte dei ristoranti. L’export non a caso ha segnato con il 2014 un +4 percento rispetto al 2013 toccando la storica quota dell’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20 percento viene commercializzato in Italia.

Per aiutare il consumatore straniero, ma non soltanto, che il Consorzio ha presentato a Vinitaly la Carta di produzione del Vino Nobile. Uno strumento nuovo che il Consorzio ha voluto e che Alessandro Masnaghetti, direttore di Enogea, ha curato con il suo staff. Il risultato è una vera e propria mappa che traccia i principali terreni dai quali nascono i cru delle aziende di Montepulciano. «L’obiettivo di questa iniziativa – spiega Natalini – è quello di far notare le particolarità dei terreni che danno il Vino Nobile, mettendone in evidenza le caratteristiche pedo-climatiche che poi troviamo espresse nei vini».

Uno strumento, la carta della produzione, che non intende solo sottolineare le differenze organolettiche dei vari segmenti di produzione, ma che nasce per aiutare il consumatore, come detto, a ritrovarne le caratteristiche principali. Una mappa che inquadra il territorio della Docg a livello internazionale, per far capire soprattutto all’estero dove si produce il Vino Nobile, fa da prologo al quadro più ampio della zona di produzione studiato e riportato su carta da Enogea.


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