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Attualità mercoledì 29 marzo 2017 ore 09:10

'Sistema Etruria' progetto tra Mibact e Patto Vato

Siglata una convezione tra Mibact e Patto Vato per valorizzare le opere architettoniche ma anche a siti di interesse naturalistico



VALDICHIANA — La convezione è stata siglata nella prestigiosa sede del Mibact di Trastevere, a Roma, tra lo stesso Ministero, rappresentato dalla dottoressa Caterina Bon Valsassina, Direttore Generale per l'Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio, dal Direttore Generale Musei Ugo Soragni e da altri componenti di vertice della struttura operativa, ed il Patto Territoriale VATO che riunisce Comuni della Valdichiana, Amiata, Valdorcia, Trasimeno e Orvietano, rappresentato dal Presidente Marco Ciarini.

L'importanza dell'accordo tra Ministero e territori prevede la nascita di un progetto pilota, denominato Sistema Etruria, che la realizza, che supera la burocrazia e che vede il Ministero condividere i progetti, partecipare alla loro elaborazione, "firmarli" insieme ai Comuni, sostenerli nella ricerca delle risorse anche in ambito europeo.

Alla firma hanno partecipato per gli enti territoriali anche il vice-Presidente del VATO Marco Spallaccini, i Sindaci di Chiusi, Yuri Bettollini, e di Fabro, Maurizio Terzino, gli Assessori Ricci (Cortona), Cannistrà (Orvieto) e Pugliese (Città della Pieve), Franco Rossi (Montepulciano) e il Presidente della Camera di Commercio di Siena, Massimo Guasconi, delegato dal mondo economico e delle imprese anche di Arezzo e Perugia.

Due le fasi operative che attendono ora i partner del progetto per definire la strategia comune di sviluppo culturale dell’area. Un tavolo di concertazione, a cui siederanno il Patto VATO, che lo coordinerà, ed il Mibact, entrambi con un ruolo attivo, predisporrà le linee generali di sviluppo che poi saranno definitivamente approvate dall’assemblea dei 39 Comuni, che comprende anche Cortona.

Le linee di sviluppo rappresenteranno la base per l’elaborazione del progetto-pilota “Sistema Etruria” che sarà coordinata da un comitato tecnico-scientifico composto da 10 membri di espressione sia ministeriale del territorio (volontariato incluso) che si avvarrà di referenti per le singole realtà comunali.

La redazione/elaborazione degli specifici progetti sarà affidata a cooperative di giovani archeologi, architetti, storici dell’arte, che potranno anche essere titolari della gestione dei servizi al pubblico nei musei statali e nei siti di interesse culturale.

Dunque si aprono grandi prospettive di crescita e di occupazione, legate alla capacità del territorio di creare progetti unitari, di vedere lo sviluppo come il risultato di scelte comuni.

Da parte sua il Mibact si è impegnato a considerare il progetto come priorità assoluta, anche per verificarne la replicabilità in altre aree geografiche ma intanto ha individuato questa sia per il dinamismo progettuale e amministrativo che la caratterizza sia per la ricchezza del patrimonio che custodisce.

“Dopo la riforma-Franceschini del 2016 – ha sottolineato Ciarini – questo è il primo progetto integrato promosso dal Ministero col Patto VATO ed ha il merito di dimostrare che la riforma si può attuare, superando la burocrazia. Non si parla solo di tutela ma di condividere un’elaborazione di progetto sul territorio per gestire e valorizzare il patrimonio culturale e sviluppare il turismo attraverso la migliore gestione dei beni storici, archeologici e paesaggistici. Pensiamo quindi non solo ad opere d’arte o architettoniche ma anche a siti di interesse naturalistico come i laghi di Chiusi e Montepulciano o il parco della Valdorcia”.

I rappresentanti delle strutture operative del Ministero hanno sottolineato che l’accordo consentirà di aiutare i piccoli musei, facendo “cordata” con i più grandi, al di là delle divisioni regionali, provinciali e comunali.

E' volontà comune organizzare un evento sul territorio, alla presenza del Ministro Dario Franceschini, per la presentazione e l'avvio del rivoluzionario protocollo.


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