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Attualità venerdì 31 luglio 2015 ore 16:29

Confronto e unità per riorganizzare sanità e Pd

Il consigliere regionale Simone Bezzini ospite all’incontro “La sanità Toscana, prospettive per l’area sud” alla festa dell’Unità Pieve di Sinalunga



SINALUNGA — Al dibattito pubblico sulla sanità hanno preso parte anche l’Assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi, insieme a Stefano Scaramelli, presidente III Commissione Consiglio Regionale. Quello che si è svolto è stato un confronto a 360° gradi su quella che è la situazione sanitaria locale, sui servizi e sul terzo settore in riferimento ai nuovi tagli annunciati.

Consigliere Bezzini, mantenere i livelli dei servizi sanitari alti nonostante i continui tagli è una sfida o si può dire una realtà sempre più vicina e possibile?

“Senza ombra di dubbio è una grande sfida perché trovare circa 250 milioni nel bilancio della regione sulla sanità è una sfida che farebbe tremare chiunque, ma tuttavia bisogna provarci. Questa è una regione che in passato ha saputo fare riforme importanti per la sanità, che ha collocato il sistema del servizio sanitario tra i migliori in Italia e in Europa e quindi dobbiamo fare di tutto perché si trovi questo equilibrio, un equilibrio tra la sostenibilità finanziaria e il mantenimento della qualità dei servizi, aggiungendo anche i processi di riorganizzazione. Mentre si cerca l’equilibrio finanziario, attraverso risparmi, ottimizzando, razionalizzando e facendo una lotta a tutte le forme di spreco, bisogna fare in modo che la riorganizzazione corregga e intervenga su alcune criticità che ci possono essere anche in un quadro positivo. Penso, ad esempio, alla questione delle liste di attesa che è un tema che deve essere aggredito, limitato e ridotto, facendo questo daremo un segnale importante per i cittadini”.

Quindi possiamo dire una razionalizzazione che non spaventa?

“Una razionalizzazione che non spaventa, preoccupa si ma non spaventa. La storia ci insegna che questa regione, se ha uno spirito innovativo, se riesce a coniugare il cambiamento con il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e degli operatori, può farcela e può essere in grado di vincere questa sfida”.

Spostiamo l’attenzione per un momento dalla sanità e parliamo della situazione del Pd senese, come giudica la condizione attuale del Partito democratico?

“Siamo in una situazione complessa, incerta e delicata, c’è un dibattito che si sta sviluppando proprio in questi giorni e personalmente credo che bisogna recuperare uno spirito di comunità. È necessario fare tutte le riflessioni e le scelte del caso, fare i cambiamenti necessari per rilanciare al meglio e al massimo il Partito Democratico, però bisogna anche cercare di ritrovare uno spirito di comunità per comunicare coesione e unità ai nostri iscritti e ai nostri elettori. Questo è un tema che io avverto fortemente e per fare ciò è importante discutere ma allo stesso tempo cercare di dimostrare di far parte di una comunità”.


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