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Politica martedì 14 aprile 2015 ore 10:50

Tre domande ad Alice Raspanti (PD)

Intervista esclusiva a Raspanti, consigliere comunale di Montepulciano e candidata del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali.



SIENA — Nel corso della visita a Siena del Presidente Enrico Rossi di lunedì 13 aprile, abbiamo avuto modo di incontrare tutti e sei i candidati del Partito Democratico senese alle prossime elezioni regionali del 31 maggio. Abbiamo colto l'occasione per un'intervista esclusiva su alcuni temi strategici quali la sanità, l'agricoltura, lo sviluppo economico e il futuro del nostro territorio

Alice Raspanti, candidata del PD alle prossime elezioni regionali: che cosa spinge una donna a fare politica e come riesce a conciliare la vita di tutti i giorni con la vita politica?

Quello che spinge una donna a fare politica penso, e voglio sperare, che sia quello che spinge anche un uomo, cioè la volontà di mettersi a disposizione della propria comunità, quindi lo spirito di servizio. Sicuramente le donne, non per fare del vittimismo, hanno una serie di difficoltà maggiori. Perché la donna di solito viene vista, anche nell'immaginario comune, come l'angelo del focolare domestico, colei che si occupa della famiglia, del lavoro di cura, dei figli, delle persone anziane, della casa. Quindi una serie di difficoltà in più rispetto agli uomini c'è. La volontà di mettersi al servizio degli altri, di dimostrare che nonostante la necessità di occuparsi della casa e della famiglia c'è la possibilità di occuparsi anche delle famiglie degli altri, questo credo che sia una molla che fa scattare la volontà di mettersi a disposizione.

Quali sono le priorità che intende affrontare nel programma regionale e quale il settore in cui fino ad adesso, a suo avviso, è stato fatto poco?

Le priorità che ho individuato rispetto a quello che è un programma più generale, ovvero il programma del Presidente Enrico Rossi e del Partito Democratico per la Toscana del futuro, sono innanzitutto quelle tematiche che mi interessano particolarmente come cittadina e come amministratrice locale. Penso a quella che è la rete dei servizi per il cittadino, i servizi primari come la sanità e la scuola, il fatto che i cittadini hanno bisogno di un rapporto molto stretto fra chi eroga il servizio e chi prende le decisioni. Ci sono poi questioni fondamentali per il nostro territorio, per la provincia di Siena e tutta la Toscana: penso al sistema produttivo costituito da piccole e medie imprese, artigiani che hanno una serie di difficoltà, che nonostante la crisi riescono ancora a tenere. Sicuramente sarà importante nell'agire politico del nuovo Consiglio Regionale impegnarsi a fondo per tutelare queste realtà e metterle in condizione di continuare a operare nel migliore dei modi. Penso anche al sistema produttivo che non può prescindere dal sistema turistico: un turismo visto come ospitalità e accoglienza. Noi toscani siamo bravi in questo e siamo anche fortunati, perché abbiamo la possibilità di mettere a disposizione paesaggi mozzafiato, bellezze storiche, un patrimonio culturale che è fra i primi al mondo e una ricchezza enogastronomica che è un'eccellenza internazionale. Per esempio, se l'export della Toscana fa registrare due miliardi di euro di fatturato, intorno ai 770 milioni sono costituiti dal vino, dalle produzioni di qualità della nostra Toscana, e gran parte di queste addirittura della provincia di Siena. Abbiamo la prima DOCG, delle eccellenze che tutto il mondo ci invidia. Dobbiamo continuare in questo supporto, dando la possibilità di inserire in questi comparti l'innovazione, perché da questa non si può prescindere. Innovazione e tradizione sono la chiave vincente, secondo me, per riuscire a fornire il motore di sviluppo di questo territorio.

Quali sono le tre parole chiave per "cambiare verso" alle Terre di Siena?

Coraggio, innovazione e tradizione. Coniugandole insieme credo che riusciremo a raggiungere un ottimo risultato.


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