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Attualità mercoledì 15 giugno 2016 ore 10:21

‘Siamo contrari alla soppressione del Comune’

A dirlo è Sinistra Ecologia e Libertà di Torrita e spiega la sua decisione ad uscire dalla maggioranza di centro sinistra del sindaco Grazi



TORRITA DI SIENA — “La notizia era già nell’aria da qualche settimana nonostante le smentite del sindaco Grazi, l’ultima proprio nel consiglio comunale del 29 Aprile scorso dove aveva dichiarato pubblicamente, che non era in programma nessuna fusione. Ora è ufficiale: il Partito democratico e l’amministrazione comunale di Torrita di Siena vogliono sopprimere il nostro comune e farci diventare una frazione di Montepulciano” – dice il partito.

“Come nel caso del senso unico di Via Mazzini, anche questa volta, il sindaco senza consultare nessuno nè le forze politiche, nè le associazioni, ma soprattutto i cittadini di Torrita di Siena pensa di poter fare e decidere da solo il futuro del nostro paese. Prima di fare l’assemblea con il PD e il sindaco Rossi di Montepulciano, il sindaco Grazi avrebbe dovuto consultare i cittadini di Torrita i quali non gli hanno dato nessuna delega per andare a Montepulciano a proporre la fusione dei due comuni. Ma il sindaco Grazi pensa di essere il padrone di Torrita di Siena?! Noi siamo totalmente contrari alla fusione del comune di Torrita di Siena con quello di Montepulciano. Se succederà, di fatto verremo inglobati da un comune più grande e diventeremo una delle tante frazioni, senza servizi pubblici, di Montepulciano; come lo sono Valiano, Acquaviva, Gracciano, Abbadia e Sant’Albino” – continua il partito.

“L’eventuale fusione avrà delle ripercussioni negative sulla vita di tutti i cittadini. Questo comporterebbe la perdita di molti servizi comunali, e dopo qualche tempo con la scusa dei risparmi ci sarebbe il rischio concreto della chiusura dell’ufficio postale, della caserma dei carabinieri e delle scuole. La prova di questo sta nel fatto che a Torrita non c’è più il comando dei vigili urbani, che è già stato trasferito a Montepulciano. Inoltre quando c’è da eliminare un servizio pubblico, chi ne paga le spese è sempre la frazione rispetto al Comune. Con la fusione verrebbero sicuramente a mancare gli investimenti nel nostro paese che, se e quando ci saranno non potranno che andare a beneficio dell’attuale comune più grande, non certo di Torrita. I tanto decantati vantaggi di questa operazione non esistono, lo “zuccherino” dei 250.000 euro all’anno per cinque anni dati dalla regione al nuovo comune, non possono valere come merce di scambio per la soppressione del nostro comune. I costi della cancellazione del comune per i cittadini di Torrita di Siena sarebbero decisamente maggiori rispetto ai benefici. Gli incentivi hanno carattere temporaneo, dopo rimarranno solo i disagi e la riduzione dei servizi per i cittadini. La fusione una volta istituita non permetterà più di tornare indietro e segnerà una via di non ritorno. Quindi la soppressione del Comune non può essere decisa da accordi politici all’interno del PD provinciale, o da assemblee dell’ultimo momento dei due sindaci, ma solo dai cittadini di Torrita di Siena dopo un’ampia discussione che coinvolga realmente tutti i cittadini torritesi. Non c’è nessun obbligo di legge che impone la fusione dei due comuni”. – dice il partito.

“Allora quali sono i reali interessi politici che si celano dietro questa fusione? Il sindaco di Montepulciano, Rossi, è al secondo mandato e in caso di fusione potrebbe ricandidarsi per un terzo e un quarto mandato del “nuovo” comune. Al sindaco Grazi invece, forse è stata promessa una candidatura a un livello superiore? Magari al parlamento? Se i due sindaci smentiscono queste due eventualità e dichiarano pubblicamente che in futuro non si candideranno a niente allora potrebbero anche parlare di fusione; altrimenti non hanno la credibilità politica per affrontare l’argomento. Inoltre non vorremmo che in un futuro prossimo con la scusa di accorciare la distanza tra Torrita di Siena e Montepulciano ci siano delle varianti urbanistiche alle destinazioni d’uso dei terreni che consentano la cementificazione del nostro territorio, che porterebbero solo disastri ambientali e non benessere per i cittadini. Invitiamo tutti i cittadini di Torrita di Siena a mobilitarsi contro questo progetto di fusione che potrebbe portare alla sparizione del nostro comune millenario. Il PD per i propri interessi politici interni gioca con il nostro futuro. In Toscana è nata la “civiltà municipale” e vogliamo ricordare all’amministrazione e al sindaco che la prima e l'ultima parola spetterà ai cittadini con il referendum!” – conclude il partito.


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