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Attualità giovedì 26 gennaio 2017 ore 09:53

Ditta non a norma, neomamma costretta a lavorare

Denunciata la titolare cinese di un'azienda perché costringeva una neo mamma cinese a lavorare nella ditta quando ancora era in maternità



TORRITA DI SIENA — I militari della stazione locale, insieme all'ispettorato del lavoro di Siena e al personale della Usl di Torrita di Siena hanno effettuato un'ispezione in un opificio con sede a Torrita e hanno denunciato una donna di nazionalità cinese di 45 anni residente a Torrita nonchè titolare e legale rappresentante dell'attività. 

La donna è accusata di aver impiegato alle proprie dipendenze un lavoratore extracomunitario privo di regolare permesso di soggiorno, dal quale la donna traeva profitto anche dandogli alloggio nei locali aziendali. Inoltre la cinese faceva lavorare una donna in maternità con l'aggravante di aver consentito alla mdre di portare il neonato all'interno della fabbrica, luogo potenzialmente insalubre per il minore.

Oltre a ciò, la proprietaria è stata denunciata per non aver comunicato agli enti preposti l'assunzione di tre lavoratori occupati in nero su un totale di 9 impiegati, per non aver nominato il medico competente per i lavoratori; per non aver assicurato ai propri dipendenti una formazione adeguata alla mansione; per non aver reso conformi ai requisiti di legge i luoghi di lavoro; per non aver effettuato la valutazione dei rischi; per non aver nominato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

Per la donna è stato adottato il provvedimento di sospensione coercitiva dell'attività e una multa di 27 mila euro. Inoltre sono stati denunciati altri due cinesi, rispettivamente di un uomo di 50 anni perchè favoriva l'ingresso e il soggiorno illegale nel territorio, e la ragazza di 26 anni che aveva intrapreso l'attività lavorativa durante i tre mesi di astensione obbligatoria dopo il parto.


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