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Attualità venerdì 10 febbraio 2017 ore 15:18

Riflettori accesi sulla Cortona Doc

La denominazione aretina alla Fortezza da Basso per le Anteprime di Toscana; a Cortona in arrivo buyes internazionale per conoscere vino e territorio



CORTONA — La Cortona Doc ad Anteprime di Toscana, organizzato dalla Regione Toscana per favorire l’incontro tra i produttori vitivinicoli delle principali denominazioni toscane e il trade internazionale, con un banco d'assaggio in rappresentanza delle aziende della denominazion.

"Arriviamo a questa manifestazione con tante novità – spiega il presidente del Consorzio, Marco Giannoni – una su tutte il restyling della denominazione, a partire dalla grafica del logo, un cambiamento che sta avvenendo in questi mesi, grazie anche ai contributi messi a disposizione della Regione Toscana attraverso lo strumento dei Progetti integrati di filiera al quale abbiamo preso parte».

Tra i nuovi progetti di quest’anno anche il gemellaggio con l’evento promosso dal Consorzio del Chianti, Chianti Lovers, che fino a domenica vedrà un banco consortile “ospite” della denominazione.

Dalla giornata di lunedì 13 febbraio oltre venti operatori in rappresentanza dei principali Paesi del mondo, saranno a Cortona partendo proprio da uno dei simboli della storia del borgo toscano in provincia di Arezzo, il Museo dell’accademia etrusca e della città (Maec). Proprio qui, dopo una visita del museo, potranno degustare i prodotti tipici accompagnati dai vini del territorio, per poi proseguire con la visita ad alcune aziende vitivinicole. 

Il vino a Cortona rappresenta sempre di più un importante indotto economico. Dalla creazione della Cortona Doc, nell’anno 2000, le aziende si sono moltiplicate di anno in anno e il settore ha richiamato numerosi investimenti. Attualmente vengono prodotte in media circa un milione di bottiglie all’anno, con un fatturato medio che supera i 3 milioni di euro. Oltre 500 sono gli addetti ai lavori coinvolti, senza contare l’indotto (tra turismo e aziende artigiane) che rappresenta per questo borgo toscano. A livello di mercati nel 2016 la bilancia è protesa verso l’estero per il 70% circa. Usa, Nord Europa sono i principali mercati, ma sono in crescita il Canada, Brasile, Cina e Giappone. La restante fetta percentuale va in Italia, Toscana, Lombardia e Lazio in particolare. Attualmente le aziende consociate sono 30 e rappresentano la quasi totalità dei produttori.


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