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Attualità martedì 26 maggio 2015 ore 12:30

“Movida” a rischio, Confcommercio dal sindaco

La stagione è in forse per almeno sei locali, insieme danno lavoro a cento persone, ma se non si trova una soluzione anche altri avranno problemi



CORTONA — Regole chiare e rispetto del lavoro. A chiederle sono gli operatori di bar e ristoranti cortonesi, che nei giorni scorsi, accompagnati dal responsabile della delegazione Confcommercio Carlo Umberto Salvicchi, sono stati dal sindaco Francesca Basanieri per far sentire la loro voce.

Gli operatori sono stanchi degli attacchi di chi, nonostante i locali siano a norma e autorizzati ad organizzare serate di intrattenimento, prosegue con una lotta senza quartiere fatta di denunce anonime, esposti ed altre azioni pur di far cessare ogni attività” - spiega il responsabile della Confcommercio cortonese Salvicchi.

La delegazione ha chiesto al sindaco di intervenire per riportare un po’ di serenità, ma anche per ristabilire un principio che qualcuno ha evidentemente perso di vista: se un locale rispetta le leggi sull’inquinamento acustico, rispetta gli orari, insomma svolge la propria attività in piena regola, deve anche poterlo fare senza l’incubo di controlli continui e improvvisi, sollecitati da qualche intollerante.

“Se va avanti di questo passo, la stagione è in forse per molti pubblici esercizi cortonesi” - sottolinea Salvicchi - “ce ne sono sei, in particolare, nell’occhio del mirino. Sei imprese di Camucia e Cortona che nel complesso danno lavoro a cento persone e sono già state costrette a licenziare qualche addetto a causa della riduzione di attività. Se fosse capitato in una fabbrica di cento occupati, la cosa avrebbe di sicuro avuto un’eco più ampia. Invece capita a piccola aziende frazionate e ha meno risalto. Ma se per l’opinione pubblica questo è normale, non può esserlo per i nostri amministratori”.

Il sindaco si è dimostrata disponibile nei confronti degli imprenditori. “Ha subito accolto la nostra proposta di convocare un tavolo tecnico, a cui far sedere insieme agli operatori e all’associazione di categoria i responsabili degli uffici comunali SUAP, del settore urbanistica, della Polizia municipale, delle forze dell'ordine, dell'ARPAT e della ASL, quest'ultima anche in considerazione della disponibilità dei locali di ospitare campagne di sensibilizzazione alla sicurezza stradale” - dice il responsabile della delegazione Confcommercio - “le imprese non temono nulla, sono anzi disposte a mettersi in gioco anche per il loro ruolo sociale nell’organizzare un intrattenimento sicuro e di qualità per i giovani del territorio. Ma, per favore, basta con la persecuzione”.


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